ROMA — Il silenzio è d’oro per Marcello Dell’Utri, il quale non risponde alle domande dei magistrati che lo indagano per strage a Firenze e non comunica, come previsto dalle norme antimafia, le sue variazioni patrimoniali. Un obbligo per chi è stato definitivamente condannato per reati di mafia, e nel caso dell’ex senatore si tratta di concorso esterno in associazione mafiosa.