I 30 anni di Repubblica Firenze

La contestazione va in scena in città

Blitz ovunque: le incursioni di Casarini a Caterpillar, il sit-in sotto il carcere, i concerti nei mercati. E nessun incidente

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E' novembre 2002. E per quasi una settimana Firenze ospita il Social Forum e l'onda di giovani no global che sfilano per le strade della città. L'otto novembre è il giorno delle proteste e delle occupazioni simboliche. Repubblica Firenze l'ha raccontato così...
 
9 novembre 2002. Evade dalla Fortezza la generazione new global e sparge messaggi di protesta e cortei nelle strade della città. Slogan e bandiere, sit in al carcere, qualche scritta spray sui macchinari di una multinazionale per chiedere la pace in Palestina, occupazioni simboliche. Nessun incidente, ma un gran via vai di forze dell' ordine. Occupazione Caterpillar. E' il blitz di debutto dei Disobbedienti di Luca Casarini a Firenze. In un centinaio, ieri mattina, dall'ippodromo del Visarno, dove il movimento ha il quartier generale, sono andati al deposito Caterpillar di Calenzano. Lì con fumogeni e striscioni hanno occupato per mezz' ora il piazzale contro «la multinazionale» accusata dai manifestanti di «costruire su misura i blindati per conto del governo israeliano, con i quali vengono abbattute le case dei palestinesi». Il blitz non è stato una sorpresa: sul posto c' erano già ad attendere i Disobbedienti, gli uomini della Finanza in assetto anti-sommossa.

Nessun incidente. Casarini e i suoi hanno scritto slogan contro la guerra e a favore della Palestina libera, hanno versato vernice rossa sui macchinari e acceso fumogeni. E' stata un'azione dimostrativa non violenta: «Siamo contro la guerra - spiega Casarini - e la guerra non è una cosa astratta, possiamo sanzionarla dal basso con la disobbedienza contro chi sulla guerra fa profitti». Gli anarchici al carcere. «Liberi, liberi». Il secondo giorno di manifestazioni degli anarchici fiorentini è iniziato verso le 11 sotto le finestre di Sollicciano. Un'ottantina di persone hanno manifestato, in certi momenti anche dia logato, con i detenuti, che sventolavano fazzoletti e stracci rossi e gridavano «viva gli anarchici». Qualcuno da dentro si è anche messo a sbattere scodelle contro le sbarre. Guardati a distanza da almeno duecento tra poliziotti e carabinieri, coloro che al momento sono la preoccupazione principale nei giorni del Social forum si sono limitati a gridare il loro odio per tutte le carceri e a insultare giornalisti e fotografi. Il momento più teso, ma non tanto da richiedere l'intervento delle forze dell' ordine, è stato il blocco stradale di mezz'ora in via Baccio da Montelupo. Gli anarchici hanno tirato qualche calcio e pugno alle auto che volevano passare.

Occupate Siae e Omnitel. Nella sede della Siae a fotocopiarsi i libri. Un centinaio di appartenenti allo "Student global action", italiani ma anche spagnoli e danesi alle 11 hanno occupato la palazzina di via Vespasiano da Bisticci della società che gestisce i diritti d'autore. «Siamo contro le logiche autoritarie di tras missione e diffusione del sapere oggi dominanti», hanno precisato i ragazzi. Nessun problema con le forze dell'ordine. Più tardi, verso le 14.30, un centinaio di giovani della rete dei precari e di studenti comunisti hanno manifestato davanti al negozio Omnitel di via Panzani per protestare contro la multinazionale. La manifestazione è stata pacifica e si è chiusa con un corteo che è tornato alla Fortezza.

Piccoli cortei. Ce ne sono stati diversi, tutti improvvisati e pacifici. Da piazza della Repubblica a piazza Signoria una cinquantina di new global; un centinaio di indipendentisti sardi e còrsi sono andati dalla Fortezza a piazza Santissima Annunziata scandendo slogan contro Berlusconi. Una cinquantina di persone in bici, stile Critical Mass, hanno girato per il centro. Giorni di note. Musica di strada, concerti improvvisati: bande che si spostano con tube, sassofoni, trombe e clarinetti per incursioni sonore nelle vie e piazze cittadine. Da mercoledì Firenze è solcata da suoni improvvisi che deflagrano dappertutto, a tutte le ore. Ieri mattina alcune signore mollavano i sacchetti della spesa e ballavano dentro il mercato Sant'Ambrogio. Poi, suoni segnalati in piazza Signoria, dietro un corteo in zona piazza Repubblica, a piazza Santo Spirito, nel mercato di San Lorenzo.