Europee, la risposta di Sinistra Europea all'appello dei Verdi: "Iniziamo subito un percorso comune"

"Riteniamo sia fondamentale la presenza di una lista unitaria, larga, plurale, che si batta contro l'onda nera e nazionalista che avanza in Europa e che sia alternativa a chi, come le forze del Partito Socialista Europeo tra cui il PD, si colloca i continuità con le politiche della Commissione"

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Pubblichiamo la risposta di Sinistra Europea (Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, L’Altra Europa con Tsipras, Transform Italia, Partito del Sud, Convergenza Socialista) all'appello dei Verdi, pubblicato su Repubblica, in vista delle prossime elezioni europee.
 
Carissim*
abbiamo letto il vostro appello su Repubblica. Ne condividiamo molti contenuti. Soprattutto la necessità di costruire un'alternativa femminista, ecologista, sociale e solidale in Europa. Non ci rassegniamo all'idea che la scelta sia tra lo status quo delle forze di centrosinistra e centrodestra - che hanno espresso la Commissione Europea e indirizzato l'UE verso politiche antisociali e antipopolari - e la violenta demagogia xenofoba e razzista delle destre.
 
Le mobilitazioni femministe, antirazziste, sindacali, ambientaliste, di questi mesi hanno mostrato che nel nostro paese vi è una diffusa resistenza etica, culturale, sociale. Quando sono scomode e non facilmente strumentalizzabili queste mobilitazioni - come la partecipatissima manifestazione di sabato per il clima e contro le grandi opere a Roma - diventano invisibili per l'informazione mainstream che tende a polarizzare tra i principali schieramenti che peraltro programmaticamente sono assai meno distanti di quel che sembra come dimostra la vicenda del Tav in Val di Susa.
 
Ci sono valori e obiettivi programmatici che non trovano risposte nella contrapposizione tra i neoliberisti di centrosinistra  e quelli di destra visto che entrambi sacrificano i diritti, i beni comuni, la democrazia e l'ambiente al primato del profitto. In Europa i Verdi e la Sinistra Europea del GUE/NGL costituiscono i due raggruppamenti  parlamentari che hanno criticato le politiche della Commissione da posizioni democratiche e non regressive.
 
In Italia come formazioni aderenti alla Sinistra Europea e al gruppo rossoverde del GUE ci siamo messi a disposizione con i nostri simboli per una lista aperta a tutte le realtà territoriali, di movimento, culturali, sociali, politiche che vogliano costruire un terzo spazio rispetto all’Europa così come è e a nazionalisti di destra. Sono i trattati europei e l'impostazione neoliberista di chi ha guidato l'UE che hanno aperto la strada alla crescita di forze apertamente xenofobe e razziste che si pongono come referenti europei di Trump e Bolsonaro.
 
Per questo riteniamo sia fondamentale la presenza di una lista unitaria, larga, plurale, che si batta contro l'onda nera e nazionalista che avanza in Europa e che sia alternativa a chi, come le forze del Partito Socialista Europeo tra cui il PD, si colloca i continuità con le politiche della Commissione candidando alla presidenza Timmermans, il vice di Junker. Riteniamo che sia possibile e doveroso cercare di determinare una confluenza tra formazioni e sensibilità differenti ma che condividono valori comuni e tante battaglie a partire dal rifiuto di ogni razzismo e discriminazione e l'esigenza - per dirla con il movimento globale per la giustizia ambientale  - di "cambiare il sistema non il clima".
 
Sentiamo l’urgenza di un’ampia convergenza nella lotta contro l’austerità e le politiche neoliberiste, per la giustizia sociale e climatica. Per questo nei giorni scorsi abbiamo lanciato un appello per molti versi in sintonia col vostro. Per questo vi diciamo: incontriamoci subito per costruire un percorso comune.