LA POLEMICA
(lapresse)

Riondino: "Felice di non incontrare Salvini. Ci hanno convinti alla chiusura". Il ministro: "Io invece vorrei conoscerlo"

Il commento del padrino all'arrivo in laguna. "Non avrei votato 5S se avessi saputo dell'accordo con la Lega". Salvini su Twitter: "Sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo sulla retta via". Zaia: "Disdicevole politicizzare la Mostra". Dal palco, interviene ancora Riondino: "Chiudersi in casa è un brutto film"

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"Sono contento di non incontrare il ministro Salvini né altri rappresentanti del cosiddetto governo del cambiamento. Salvini non mi rappresenta e non rappresenta la maggioranza di quelli che hanno votato 5 Stelle. E lo dico da elettore dei 5 Stelle. Chi ha votato 5 Stelle non si sarebbe mai messo con la Lega. Non avrei mai accettato il contratto di governo con la Lega e non avrei mai votato 5 Stelle se avessi saputo che loro lo avrebbero fatto". Queste le parole di Michele Riondino, padrino della Mostra del Cinema, in una dichiarazione al Corriere del Veneto nel commentare la presenza a Venezia, ma non alla Mostra, del ministro dell'Interno.


Immediata la reazione del leader del Carroccio, affidata a Facebook: "Il 'padrino' della Mostra del Cinema di Venezia, tal Michele Riondino qui in compagnia della tranquilla Asia Argento, si dichiara 'contento di non incontrare Salvini'. Altro "vip" in cerca di pubblicità? Io invece lo incontrerei volentieri, sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo su retta via...".


Sulla questione è intervenuto anche il governatore del Veneto, Luca Zaia. "Do schei de mona in scarsea no fa mai mal" ha scritto sulla sua pagina Facebook. "Questo vecchio e saggio detto veneto significa che nella vita bisogna essere umili e saper anche tacere senza voler sempre fare il primo della classe. Mi dispiace per Michele Riondino che con le sue dichiarazioni sul ministro Salvini (ma sarebbe stato lo stesso rispetto a qualsiasi politico senza eccezione alcuna) ha rovinato la sacralità della Mostra".


Intanto, alla vigilia del suo debutto come cerimoniere, Riondino ha precisato: "Padrino, o madrino, come volete, è un'esperienza unica, che mi lusinga. Io sono cresciuto grazie alla Mostra e ai suoi film".

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Il ruolo ricoperto l'anno scorso da Alessandro Borghi, ha continuato Riondino, "lo porto avanti con orgoglio, sento di poter rappresentare la Mostra in maniera seria, cercherò di non deludere. Nel testo che ho scritto celebrerò il mio mestiere e quello che rappresenta per me, come artista e come uomo. Ma parlerò anche del grande potere del cinema, del suo saper andare oltre i pregiudizi".

In serata, dal palco Riondino ha fatto un discorso che sembrava in qualche modo una nuova risposta al ministro Salvini: "Ho sempre creduto che la bravura dell'attore stia nella capacità di ascoltare, di ricevere. Come attori con il teatro e il cinema ascoltiamo, analizziamo cercando di capire le ragioni dei nostri personaggi, la loro umanità se ce l'hanno e quando ho a che fare con i cosiddetti cattivi lontani dai miei valori mi trovo nel paradosso eccezionale di fare mie le loro ragioni, entrare in relazione con loro, essere loro. Per capire la portata dal male e sentirne le distanze e per farsi un'idea sui fatti e non sulle opinioni, anche se di opinioni ne abbiamo e figuriamoci se ne abbiamo. Io non so più dove metterle le mie...", ha aggiunto con chiaro riferimento alla frase detta ieri arrivando. 
 
"Pensa come sarebbe bello se il mondo reale fosse capace di osservare senza giudicare, come ha fatto per tanti anni la commedia all'italiana, senza la banale tentazione di definire le cose. Raccontare senza giudicare ridendo dei nostri mostri. Oggi invece è più di tendenza guardare le cose di traverso: sono riusciti a convincerci a chiuderci in casa, chiudere porte e finestre, tutto lecito per carità, ma oggettivamente un po' triste. Chiudersi in casa senza osservare la bellezza del mondo e la sua diversità è un brutto film, ma anche i brutti film per quanto lunghi prima o poi finiscono".

Da parte sua, Salvini è arrivato al Lido e ha chiarito ai fotografi e ai cronisti che lo aspettavano che vuole "stare tranquillo". È arrivato intorno alle 21 e ha raggiunto la compagna Elisa Isoardi che prima aveva sfilato sul red carpet.