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SAN PIETROBURGO - La vittoria sull'Egitto permette alla Russia di porre più di un'ipoteca sulla qualificazione agli ottavi di finale. Il ct Cherchesov non nasconde la sua gioia e guarda con ottimismo al prosieguo del cammino nel Mondiale: "Se questo è il giorno più felice? Spero che il meglio debba ancora venire. Avevamo bisogno di vincere questa partita per consolidare il successo dell'esordio, mentre loro avevano bisogno dei tre punti per restare in corsa - ha osservato il ct russo in conferenza stampa - L'aspetto psicologico è stato importante. Siamo stati capaci di andare in vantaggio all'inizio della ripresa e loro sono diventati più nervosi. Salah? Sapevamo cosa dovevamo fare contro di lui".
CUPER: "TUTTO COMPROMESSO IN DIECI MINUTI" - "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, poi quei dieci minuti ci sono stati fatali. Ne abbiamo sbagliati dieci su novantaquattro: credo sia questa la causa della nostra sconfitta - commenta Hector Cuper, analizzando il ko del suo Egitto contro la Russia -. Non ci è mancata la concentrazione, semplicemente abbiamo sbagliato molto in difesa in quei dieci o dodici minuti. La mia panchina a rischio? Non dipende da me. Se non sono contenti del mio lavoro, sono il primo ad andarmene, non c'è dubbio. Ma ancora dobbiamo giocare una partita in questo Mondiale. Le possibilità di andare avanti sono minime, ma dobbiamo crederci fino all'ultimo. Cosa sarebbe successo con Salah al meglio? Difficile dirlo. Sicuramente è un giocatore molto importante, nessuno può discutere questo, ma la squadra lo è ancora di più. E io l'ho avuta: non dimentichiamo che l'Egitto non giocava il Mondiale da 28 anni".
CUPER: "TUTTO COMPROMESSO IN DIECI MINUTI" - "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, poi quei dieci minuti ci sono stati fatali. Ne abbiamo sbagliati dieci su novantaquattro: credo sia questa la causa della nostra sconfitta - commenta Hector Cuper, analizzando il ko del suo Egitto contro la Russia -. Non ci è mancata la concentrazione, semplicemente abbiamo sbagliato molto in difesa in quei dieci o dodici minuti. La mia panchina a rischio? Non dipende da me. Se non sono contenti del mio lavoro, sono il primo ad andarmene, non c'è dubbio. Ma ancora dobbiamo giocare una partita in questo Mondiale. Le possibilità di andare avanti sono minime, ma dobbiamo crederci fino all'ultimo. Cosa sarebbe successo con Salah al meglio? Difficile dirlo. Sicuramente è un giocatore molto importante, nessuno può discutere questo, ma la squadra lo è ancora di più. E io l'ho avuta: non dimentichiamo che l'Egitto non giocava il Mondiale da 28 anni".