Luka Modric (afp)

Mbappé sfida Modric: oltre alla Coppa in palio c'è il pallone d'oro. Croazia in ansia per Perisic

La sfida di oggi è anche un faccia a faccia intrigante tra il talento 19enne del Psg e il centrocampista del Real Madrid che si sfidano per rubare lo scettro di Messi e Ronaldo. Intanto l'esterno dell'Inter non si è allenato per un problema alla coscia: la sua presenza per la finale è a rischio

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ROMA - A Mosca il palcoscenico è ormai pronto. L'ultimo atto del Mondiale 2018 in Russia è racchiuso in una finale inedita tra Francia e Croazia, la favorita contro l'outsider, in un confronto che vede opporsi il talento all'organizzazione tattica, la gioventù all'esperienza, l'integrazione al nazionalismo.

Ma più di ogni altra cosa, la sfida che andrà in scena oggi allo stadio Luzhniki di Mosca rappresenta un faccia a faccia intrigante tra due stelle che in questo Mondiale hanno brillato più delle altre e che, oltre alla Coppa del Mondo, potrebbero mettere le mani anche sul prossimo Pallone d'oro: Luka Modric e Kylian Mbappé.
Il centrocampista del Real Madrid, che da bambino fu scartato dall'Hajduk Spalato perché troppo piccolo e per questo mandato dalla Dinamo Zagabria a farsi le ossa nel campionato bosniaco, è il leader indiscusso della Croazia oltreché il suo giocatore più vincente: in bacheca, infatti, il 33enne di Zara vanta 4 Champions League vinte da protagonista, insieme con 3 Supercoppe europee e 3 Mondiali per club.

La sua nazionale ha raggiunto per la prima volta la finale mondiale dopo il terzo posto di vent'anni fa, ed è giunta fin qui giocando in pratica una partita in più della Francia: nella seconda fase del torneo è arrivata infatti per ben tre volte ai supplementari, partendo per giunta sempre da uno 0-1.

Modric è forse il più serio candidato al titolo di miglior giocatore del torneo e di conseguenza anche al Pallone d’oro, con la possibilità di diventare il primo a infilarsi nel dominio decennale di Leo Messi e Cristiano Ronaldo.

"A me interessa poco in realtà, quello che mi importa sono i successi della mia nazionale", ha dichiarato il centrocampista che ha conosciuto la guerra all’età di soli 6 anni e con la sua famiglia ha vissuto da rifugiato, costretto ad abbandonare la casa di campagna fuori Zara. "Fa piacere che il mio nome sia menzionato a certi livelli - ha precisato Modric - ma se Dio lo vorrà domani (oggi, ndr) alzeremo la Coppa del Mondo. Il resto è molto meno importante".

MBAPPÈ: L'ENFANT PRODIGE CHE VUOLE SCRIVERE LA STORIA - L'altro grande protagonista di questa finale è senza alcun dubbio Kylian Mbappé, il 19enne figlio delle banlieue che in questo Mondiale è esploso come una Supernova, prendendosi la scena con i suoi tre gol e quello scatto da centometrista contro l'Argentina destinato ad entrare nella storia del torneo.

Per il bambino prodigio di Bondy Russia 2018 è stato il torneo dei record infranti: non solo è diventato il francese più giovane di sempre a segnare in una Coppa del Mondo, ma prima di lui solo altri due giocatori sono riusciti a giocarsi una finale prima di compiere 20 anni. Giusto per la cronaca, uno era Pelé e l'altro Beppe Bergomi.

La stella del Psg ha approfittato del buco nero che in Russia ha inghiottito prima Ronaldo, poi Messi e infine Neymar, rimanendo da solo a brillare sul palcoscenico più importante. Adesso è pronto a scrivere la storia, prendendosi prima la Coppa del Mondo e poi, magari, anche quel Pallone d'oro che secondo gli esperti prima o poi finirà comunque tra le sue mani.

Non è un caso che in questi giorni, dopo il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus, il suo nome sia stato accostato al Real Madrid: Florentino Perez, a quanto pare, stravede per lui ed è pronto a costruirgli intorno una squadra di Galacticos.

Intanto però Mbappé, dopo la delusione per l'Europeo perso in casa nel 2016 contro il Portogallo non vuole lasciarsi sfuggire tra le mani anche questa coppa: "Non accetterei di perdere ancora", ha detto ieri in conferenza stampa. "In finale conta solo vincere, stavolta voglio regalare una gioia a tutti i francesi".

CROAZIA IN ALLARME: PERISIC NON SI È ALLENATO - Intanto è massima la preoccupazione nel ritiro della Croazia: Ivan Perisic non ha partecipato all'ultimo allenamento prima della finale di oggi pomeriggio. Il 29enne esterno dell'Inter, grande protagonista nella semifinale contro l'Inghilterra insieme con lo juventino Mandzukic, era l'unico assente eccellente nella sessione di rifinitura di ieri a causa di un problema alla coscia sinistra accusato proprio nel corso della semifinale con gli inglesi.

Il fastidio muscolare potrebbe fargli dunque saltare la sfida contro la Francia ma, come riferiscono alcuni media croati, lo staff medico proverà fino all'ultimo il suo recupero per permettere al ct Dalic di schierarlo in campo. In ogni caso, se Perisic non dovesse farcela, sarà sostituito dallo juventino Marko Pjaca.