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Manovra, Salvini e Di Maio: "Vertice proficuo, manteniamo gli impegni tagliando gli sprechi"

(ansa)
I vicepremier dopo l'incontro a Palazzo Chigi per mettere a punto la legge di  Bilancio. Conte: "Totale armonia"
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ROMA - "Bello e proficuo lavoro, per far crescere l'economia italiana (senza regali alla Renzi) rispettando gli impegni presi con tutti a partire da quelli con gli italiani, su tasse, pensioni reddito di cittadinanza e maggiori posti di lavoro". Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini dopo il vertice sulla manovra a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'altro vicepremier Luigi Di Maio, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e quello degli Affari Ue Paolo Savona. "Gli esperti dei due movimenti sono costantemente al lavoro per recuperare sprechi ma soprattutto per assicurare riforme necessarie e coraggiose", dice ancora Salvini.

Dello stesso tenore l'intervento del vicepremier M5S Luigi Di Maio: "Le scelte sulla legge di bilancio devono essere coraggiose e devono esserlo nell'interesse dei cittadini. La mia posizione è ferma: vanno tagliati tutti gli sprechi, tutti i rami secchi, così come devono essere recuperate quelle risorse che, ad oggi, vanno nella direzione sbagliata. Gli italiani si aspettano tanto da noi e noi non li deluderemo perché saremo anche pronti a fare scelte coraggiose".

Il vertice è il primo appuntamento di maggioranza per mettere a punto la legge di bilancio, distribuendo le risorse disponibili (il governo vorrebbe arrivare fino a 28-30 miliardi, compreso l'intervento per sterilizzare gli aumenti dell'Iva e delle accise) tra gli interventi promossi dalla Lega (la flat tax per le imprese e le partite Iva, la pace fiscale, la riduzione dell'Ires per le aziende, l'alleggerimento della legge Fornero con la "quota 100") e quelli fortemente voluti dal M5S, a cominciare dalla pensione minima a 780 euro, primo passo per arrivare al reddito di cittadinanza, da sempre cavallo di battaglia del Movimento.

L'obiettivo del ministro dell'Economia Giovanni Tria è quello di mantenere le misure nell'ambito di un deficit che non superi l'1,6 per cento, per non aggravare lo stato dei conti pubblici e soprattutto non entrare in conflitto con Bruxelles.

Tre ore di incontro in "totale armonia", spiega il premier Conte. "Nel corso del vertice di oggi c'è stato un approfondimento delle principali componenti della manovra. In particolare, ci siamo soffermati sull'analisi degli sprechi da tagliare ai fini della riqualificazione della spesa pubblica e sulle possibilità di un rilancio della crescita attraverso i punti qualificanti del contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive". "Il vertice - aggiunge - si è svolto lavorando in totale armonia ed è emerso l'obiettivo condiviso di provvedere ad una profonda revisione della spesa, volta a massimizzarne l'efficienza attraverso il taglio degli sprechi. È stato affrontato anche il tema delle riforme strutturali in via di formulazione definitiva, con l'obiettivo di valutare l'incidenza di queste sulla crescita economica e su una dinamica della produttività che il paese ha bisogno di far ripartire".