Economia

Boccia: "La logica punitiva non è da grande Paese. Abbiamo un governo in fase adolescenziale"

Il presidente di Confindustria a Fiuggi alla convention 'L'Italia e l'Europa che vogliamo': "Non immagino un Paese senza, giornali, senza tv e senza opposizione"
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ROMA - "Se parli ti fanno la legge per far uscire le aziende pubbliche da Confindustria, se un giornale critica ti fanno la legge contro i giornali, se qualche tv critica ti fanno una legge per il tetto della pubblicità. Siamo nella logica punitiva che non appartiene  all'idea di un grande paese democratico in cui il confronto deve essere un valore". Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha criticato con forza il governo in un intervento alla convention "L'Italia e l'Europa che vogliamo", organizzata a Fiuggi dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

"Non immagino un Paese senza, giornali, senza tv e senza opposizione. E se questa - ha aggiunto - è la disintermediazione per fare tutto ciò che vuoi senza  un'opposizione non è il Paese ideale almeno per molti noi". "Al governo siamo ancora alla fase adolescenziale. Un ministro deve tutelare i suoi elettori o l'interesse nazionale? E' che non c'è più pazienza, si vuole tutto e subito ma così non si fanno gli interessi del Paese".

Quanto alla manovra, il presidente di Confindustria non ha voluto dare alcun giudizio:  "Sulla manovra, le dichiarazioni sono tante. Non facciamo i conti con le dichiarazioni, seguiamo le indicazioni del premier che ha detto di non fare conto con le dichiarazioni ma con i fatti. Aspettiamo i fatti e poi facciamo le valutazioni".

Però poi è entrato nel merito, in riferimento all'esigenza di non violare gli accordi europei: "La questione europea  non può essere l'alibi per non affrontare la questione nazionale che significa debito, deficit e crescita. In politica occorre responsabilità e buonsenso. Quando senti uno che dice a me non frega dello spread perché tanto il popolo è con me sei all'antitesi delle spiegazioni economiche per obiettivi politici".