Economia

Vertice Manovra, Lega soddisfatta: "Pensioni, intesa su quota 100. Taglio Ires da 1 miliardo"

Il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini (ansa)
Di Maio: "Reddito di cittadinanza solo per gli italiani". E rassicura Salvini: "voteremo il decreto su immigrazione e sicurezza". Il leader leghista: "Rispetteremo il 3%". Fico: "Contrario a tutti i condoni"
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Il vertice odierno sulla legge di Bilancio con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, lascia soddisfatta la Lega. Al termine della riunione, fonti del partito di Matteo Salvini riferiscono che "è stata molto positiva e Tria ha preso atto della volontà politica della Lega e del Movimento 5 Stelle di realizzare formule importanti di cambiamento, dal reddito di cittadinanza per gli italiani alla riforma delle pensioni". Più cauta la reazione di Luigi Di Maio su Facebook: "Ho avuto notizie dalla riunione economica di oggi a palazzo Chigi. Si sono fatti passi in avanti perchè il nostro obiettivo è applicare il reddito di cittadinanza, superare la legge Fornero e abbassare tasse con un sistema di flat tax. Ma bisogna fare ancora passi avanti".

A proposito della cosiddetta pace fiscale, il presidente della Camera interviene poi in serata per mettere dei paletti 'politici'. "Sono contrario a qualsiasi condono, comunque lo si chiami", ha dichiarato Roberto Fico.

Il vertice: pensioni, reddito di cittadinanza e super-Ires
In queste ore, spiegano dal Carroccio, i tecnici di maggioranza sono al lavoro per verificare gli impatti sui conti. "Ora c'è l'impegno di tutti ad affinare le proposte e dello stesso ministro Tria a cercare soluzioni, con l'ottica di realizzare la maggior parte delle misure, anche le più costose, con coperture che abbiano un basso impatto sui conti pubblici e comunque senza aumentare le tasse e l'Iva". Dal vertice sono uscite confermate le misure su quota 100 delle pensioni, nella formula di 62 anni di età e 38 di contributi. Nel menu di interventi anche la riduzione dell'Ires al 15% per gli utili reinvestiti in azienda in macchinari o in assunzioni stabili: il sottosgretario al Tesoro, Massimo Bitonci, ha specificato che comporta "un risparmio per le imprese di quasi un miliardo di euro".


Reddito di cittadinanza agli italiani
Il tema della mattinata è stato invece il reddito di cittadinanza, che sarà solo per i "cittadini italiani". Il vicepresidente del consiglio, Luigi Di Maio, in un'intervista a Radio Anch'io ha risposto così al ministro Tria, che ieri in audizione al Senato aveva specificato che la misura sarebbe stata rivolta anche agli stranieri.


"Noi abbiamo corretto la proposta di legge che avevamo presentato anni fa, nel 2014. E' singolare che ritorni in auge. Già nel 2016 l'abbiamo modificata. Stiamo lavorando sulla platea. E' logico che la devi restringere ai cittadini italiani", ha detto Di Maio, perché per l'assegnazione del reddito "è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani". Una presa di posizione che soddisfa l'alleato Matteo Salvini: "E' una precisazione che accogliamo con grande piacere", ha commentato il vicepremier leghista. 

Reddito cittadinanza a stranieri, Tria: "Nella vecchia proposta M5s era previsto". Di Maio frena


Di Maio: "Facciamo un po' di deficit, l'economia cresce"
"Il tema non è di quanto sforare ma quante risorse ci servono per migliorare la qualità della vita degli italiani, per mandare in pensione e assumere giovani, per dare un reddito" di cittadinanza", "meno tasse con la flat tax" alle imprese, ha dettto Di Maio spiegando che "in base a questo calibriamo il deficit e la spending review. La maggior parte delle risorse arriverà dai tagli agli sprechi, se andranno a regime tra un anno e mezzo facciamo un pò di deficit, tanto l'economia crescerà e poi rientriamo, lo hanno fatto tutti i Paesi che oggi stanno crescendo".

Il ministro dello Sviluppo ha voluto anche rassicurare sulla compattezza del governo. "Il ministro Tria dice che l'1.6% non si supera? Credo che in questi giorni si stia giocando per dare una narrazione che il governo è nel caos ma noi, invece, lavoriamo ogni giorno per una legge di bilancio che metta al centro gli italiani e non le banche e le lobby". 

Sul tema dei saldi di bilancio è intervenuto anche Salvini. "Rispetteremo il famoso tre per cento. Questo lo posso assicurare", ha dichiarato il ministro dell'Interno in visita al salone nautico di Genova, aggiungendo subito dopo:"Non ci impiccheremo allo zero virgola. Noi vogliamo ridare dignità all'Italia e se creiamo posti di lavoro a Bruxelles saranno contenti. Tranquilli, le risorse ci sono". Nella manovra economica, ha assicurato, "non ci sarà l'aumento dell'Iva. Questo governo è stato votato per tagliare le tasse. Taglieremo anche le tasse sulla benzina e metteremo mano alla legge Fornero per mandare in pensione chi ne ha diritto".

Reddito di cittadinanza, Salvini: "Bene solo agli italiani, basta soldi agli immigrati"


Oltre ai dossier economici sul tavolo del governo c'è anche il decreto legge sui migranti che il vicepremier Salvini si dice convinto sarà approvato già lunedì, nonostante le preoccupazioni del Quirinale e i malumori nei 5 Stelle: "Andiamo avanti spediti con idecreti sicurezza e immigrazione che saranno approvati lunedì in Consiglio dei ministri con il presidente Conte e Di Maio". 



Tensione nei Cinque Stelle per il dl sicurezza. Di Maio: "Lo votiamo" 

La sicurezza del leader leghista nasce anche dalle dichiarazioni del capo politico del Movimento 5 Stelle rilasciate questa mattina. “Lunedì torniamo e lo votiamo”, ha assicurato Di Maio. Il decreto doveva andare ieri in consiglio dei ministri ma è slittato a lunedì. Un po’ per l’assenza di Conte e dello stesso Di Maio, un po’ perché su di esso, nel frattempo, sono piovute le perplessità del Quirinale e sono cresciute le resistenze proprio da parte grillina.


 
Sulla bozza di decreto infatti ci sono non pochi problemi, tanto è vero che lo stesso Di Maio non esclude cambiamenti. Dice che sì, è vero che nel provvedimento ci sono “disposizioni che sono nel contratto di governo” ma allo stesso tempo afferma che “in Parlamento tutto è migliorabile”. Anche perché, se da un lato deve fronteggiare l’irritazione di Salvini per lo stop al decreto, dall’altra deve vedersela con una crescente fronda interna: la senatrice Paola Nugnes, esponente dell’ala del Movimento che si rifà a Roberto Fico, ha dichiarato a Repubblica  che quel testo è “indigeribile” e che tra i Cinquestelle crescono quelli che la pensano come lei.

Matteo Salvini intanto passo già all'incasso: "Incontro utile, positivo, raccoglieremo alcune proposte e andiamo avanti spediti con i decreti sicurezza e immigrazione che saranno approvati lunedì in consiglio dei ministri con il presidente Conte e di Maio". Nel decreto sicurezza, dice il vicepremier, ci saranno misure "per i migranti furbetti, che non scappano da guerre o carestie, sarà più difficile ottenere il permesso di soggiorno e restare in Italia. Abbiamo limato gli ultimi dettagli, solo correzioni tecniche. Nessun problema con i Cinque Stelle, lunedì presentiamo il decreto".

Al leader grillino non resta che tentare di sopire le tensioni che scuotono la maggioranza. Dalla manovra, al caso Genova, ai migranti, appunto. Tensioni che si sono acuite ieri dopo il vertice del centrodestra. “A me ricorda un po’ la moglie che torna dal marito anche se il marito continua a tradirla”, ha commentato Di Maio. “Io fino ad ora non ho mai pensato che ci fosse qualcuno in malafede di fronte al contratto di governo. Dalla mia parte c'è sempre stata lealtà e devo dire anche dalla loro”. E il riferimento è ovviamente a Salvini e alla Lega. Per il vicepremier, dunque, tutto bene. Anzi, “Credo che si stia giocando con me, con Tria, con Conte per dare una narrazione di un governo nel caos” ma l'esecutivo sta “lavorando ogni giorno, e la riunione di stamattina è un tassello fondamentale” per preparare una manovra che metta “al centro gli italiani e non banche, lobby e interessi personali”.
 
Di Maio difende anche il portavoce di Palazzo Chigi, Rocco Casalino, finito sotto i riflettori per il suo stipendio, superiore a quello dello stesso premier. “Quello è lo stipendio di quel ruolo a Palazzo Chigi e lo è sempre stato, solo oggi si è scoperto di quanto è”. Insomma, fa come quelli che c’erano prima di lui.