Economia

Spread in netto calo su possibile deficit al 2%. Borse positive con la tregua Usa-Cina

Listini positivi dopo il rilascio della figlia del fondatore di Huawei. Il tasso del Btp decennale scivola sotto il 3%

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MILANO - Giornata in forte calo per lo spread che beneficia delle voci di un possibile ritocco del deficit italiano fino al 2% nella proposta che il presidente del Consiglio Conte sottoporrà oggi al presidente della Commissione Jean Calude Juncker. Il differenziale cala di quasi 15 punti a 273  con il rendimento del decennale italiano che ritorna sotto il 3%. Notizie positive sono arrivate anche dall'asta dei Bot a un anno. Il Tesoro ha assegnato tutti i 5,5 miliardi di euro di titoli con tassi in deciso calo. Il rendimento è sceso allo 0,37% dallo 0,63% del collocamento di novembre. La domanda è risultata in calo a 1,62 volte l'importo offerto da 1,67 dell'asta precedente.

Intanto le schiarite sul fronte delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sostengono le Borse che ripartono positive in Europa: Milano sale dello 1,91%, Londra cresce dello 1,08%,  Francoforte dello 1,38% e Parigi del 2,15% mentre. È di buon auspicio in questo senso la notizia del rilascio su cauzione della figlia del fondatore di Huawei, Meng Wanzhou. L'euro è in rialzo sopra 1,13 dollari e passa di mano a 1,1329 dollari e 128,15 yen. La sterlina risale sulla scia dell'annunciato voto di sfiducia dei conservatori per Theresa May. A Milano brilla Enel mentre mentre le dimissioni del direttore finanziario di Ferragamo Ugo Giorcelli penalizzano il titolo, in netto calo del 7,3%, dopo uno stop al ribasso iniziale. Corre anche Wall Street: alla chiusura delle contrrattazioni in Europa il Dow Jones sale del 2,03% e il Nasdaq dell'1,68%.


Tra i dati macroeconomici l'Istat ha evidenziato una flessione di 52 mila unità nel terzo trimestre, nell'Eurozona la  Produzione industriale è cresicuta dello 0,2% dopo la flessione dello 0,6% registrata a settembre su agosto. Lo ha reso noto Eurostat. In Italia l'aumento ad ottobre è stato dello 0,1 contro la flessione dello 0,1 del mese precedente.
Su base annua la produzione industriale a ottobre è cresciuta dell'1,2% nell'eurozona (lo 0,8 a settembre) e dell'1% in Italia (l'1,4 il mese prima). L'inflazione negli Usa resta invariata su base mensile a novembre, in linea con le attese e dopo il +0,3% di ottobre. Su base annuale frena al +2,2% dal +2,5% di ottobre.

Anche il petrolio beneficia dell'allentarsi delle tensioni Usa-Cina. Le scorte negli Usa scendono meno delle attese. Il dato è sceso di 1,208 milioni di barili a 441,954 milioni di unità, dopo il -7,323 milioni della settimana precedente. Gli esperti attendevano un dato in calo di 2,8 milioni. Le quotazioni del Wti salgono dell'1,57% a 52,46 dollari, quelle del Brent dell'1,66% a 61,20. In rialzo anche l'oro, a 1246 dollari l'oncia.