Economia

Credit Suisse, tre ex dirigenti in carcere per il mega-scandalo del Mozambico

L'accusa riguarda un presunto giro di mazzette per far ottenere al Paese un finanziamento da 2 miliardi per la pesca del tonno. La banca: "Estranei ai fatti, non siamo oggetto di azione giudiziaria"

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LUGANO - Tre ex-alti dirigenti del Credit Suisse sono finiti in carcere, a Londra, per un mega-scandalo che ha coinvolto il Mozambico. Agli arresti anche un uomo d'affari libanese, catturato a New York, mentre in Sudafrica sono state messe le manette ai polsi dell'ex-ministro delle Finanze mozambicano, Manuel Chang.

Il quintetto, grazie ai buoni uffici di quest'ultimo che si è avvalso di una rete di funzionari corrotti, tra il 2011 e il 2013 era riuscito a far ottenere, in segreto, quantomeno all'insaputa di Fmi e Banca Mondiale, un credito di due miliardi di dollari al Mozambico, per la realizzazione di alcune infrastrutture marittime, in particolare per la pesca al tonno. Anche se la pesca al tonno pare fosse una copertura per nascondere l'acquisto di navi militari, come aveva rivelato, a suo tempo, Le Monde.

Dai due miliardi erano stati trattenuti 200 milioni in tangenti, finiti nelle tasche dei 5 arrestati. Credit Suisse e il gruppo bancario russo, VTB, sono stati i due istituti erogatori del credito.

In una dichiarazione a Repubblica la banca svizzera si definisce estranea ai fatti, affermando di "non essere oggetto di alcuna azione giudiziaria". "I tre funzionari- prosegue la nota di Credit Suisse -stando alle accuse del Dipartimento della Giustizia statunitense, hanno aggirato i controlli interni della banca e utilizzato le loro mail personali. per nascondere il loro coinvolgimento nella frode".

Della vicenda si occupano gli inquirenti americani in quanto parte del pagamento delle tangenti è avvenuto sul territorio statunitense. Da rilevare che, non appena esploso lo scandalo, tre società statali mozambicane, create appositamente per portare a termine la frode sono fallite, aggravando la crisi economica, la più grave dal '75, anno dell'indipendenza, in cui si dibatte lo Stato africano. In Mozambico, ormai, il rapporto debito pubblico-PIL è del 113%, il più alto di tutta l'Africa.