Economia

Alitalia, Toto studia un'offerta. Pd all'attacco: "Governo chiarisca in Parlamento"

La capogruppo dem in commissione trasporti Paita dopo le anticipazioni di Repubblica: "Ennesima capriola di Di Maio". Rixi (Lega): "Prima le concessionarie erano il male". Lupo (M5s): "Avanti con Atlantia, Delta e Mef". Il gruppo abruzzese: "Nessuna offerta tramite Renexia"

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MILANO - La famiglia Toto valuta se fare un passo verso l'Alitalia. Il piano del ministro Luigi Di Maio per trovare il quarto socio da affiancare a Fs, Tesoro e Delta per l'ennesimo rilancio della compagnia aerea, svelato da Repubblica oggi in edicola, potrebbe andare in porto a breve. Da fonti governative, i contatti con la famiglia che a suo tempo possedeva la compagnia AirOne ci sono stati. Smentito dal gruppo Toto, invece, quanto riportate da alcune agenzie il fatto che l'offerta potrebbe arrivare da Renexia, una delle controllata della famiglia abruzzese, così come è stata negata l'esistenza di un incontro tra Riccardo Toto, uno dei quattro figli del patron del gruppo Carlo, e il ministro Di Maio che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi a Taranto.

Intanto non si fa attendere la reazione dell'opposizione alla nuova strategia del governo per il salvataggio di Alitalia: "Apprendiamo ancora una volta dai giornali l'ennesima capriola del Ministro Di Maio sulla vicenda Alitalia", ha dichiarato Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito di quanto rivelato oggi da Repubblica.

Opposizione all'attacco

"L'approssimazione - ha attaccato Paita - da apprendista stregone usata del vice-premier Di Maio ha sollevato l'obiezione dell'Autorità per l 'Energia, preoccupata da quanto previsto nel decreto Crescita circa l'uso delle risorse della Cassa dei Servizi energetici e ambientali per finanziare l'operazione, con i cittadini utilizzati subdolamente come finanziatori attraverso i costi sulle bollette. Non solo. Risulterebbe che inoltre Il governo starebbe dialogando ancora con i concessionari autostradali. Ora sarebbe la volta della famiglia Toto, quale possibile socio privato, come se quanto accaduto nel 2008 non avesse insegnato nulla".


Rixi (Lega): "Fino a ieri concessionari sembravano il male assoluto"

Sul possibile coinvolgimento di Toto si è espresso anche il sottosegretario leghista Edoardo Rixi: "Fino a ieri le società concessionarie di autostrade sembravano essere il male assoluto. Ora si chiede alle stesse società di intervenire". In ogni caso, ha detto Rixi, "io tifo per il Governo. Se arriverà una soluzione sono contento. In questo tavolo non sono presente e non posso influenzare. Non voglio entrare nel merito di cose che nono conosco". L'unica cosa certa, sottolinea ancora, "è che le scadenze si avvicinano. Sono inderogabili e bisognerà dare risposte puntuali. Mi auguro che ci siano". Martedì 30 aprile, infatti, scade il termine fissato dai commissari straordinari di Alitalia per la formalizzazione di un'offerta da parte delle Fs.

Lupo (M5s): "Avanti con Atlantia, Delta e Mef"

Scettica anche la senatrice M5s Giulia Lupo, ex assistente di volo Alitalia e AirOne, eletta nel collegio di Roma Fiumicino. "Si vada avanti con Fs, Atlantia, Delta e Mef. Una delle compagini più solide che Alitalia possa mai riuscire ad avere. Una solidità che diventa base per il futuro. Il progetto di rilancio di Alitalia ha un respiro non solo da compagnia di bandiera ma anche per l'intero settore", ha scritto su Facebook.

I prossimi passi

Il vicepremier Luigi Di Maio e Riccardo Toto si sarebbero visti nei giorni scorsi. Il Mise ha precisato all'Ansa che non ci sono stati incontri specifici sul tema a Taranto - come ricostruito inizialmente - ma un incrocio a New York. Per il Mise, essendo un'operazione di mercato, se arriverà un'offerta "sarà valutata ben volentieri". Formalmente sarebbe il 30 aprile la scadenza ultima perché le Ferrovie, con la loro cordata, possano presentare un'offerta. Ma è ancora possibile che si arrivi a un ulteriore tempo supplementare per dar tempo di limare la partecipazione al gruppo, eventualmente con i Toto.


Intanto oggi la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha espresso dubbi sulla scelta del governo italiano di abolire la scadenza al prestito pubblico da 900 milioni concesso ad Alitalia. "Non abbiamo ancora terminato di analizzare il prestito", ha spiegato in un'intervista al Sole24Ore. "Questa non influenzerà l'analisi se si tratta di aiuto di Stato o meno. Da questo punto di vista, la decisione ha un effetto neutrale. Se dovesse trattarsi di aiuto di Stato, ebbene questo sarà stato più lungo. Come detto, tuttavia, non abbiamo ancora terminato la nostra analisi", ha aggiunto.