Esteri

Migranti, Conte: "I Paesi che non accolgono versino un contributo"

Il premier italiano Giuseppe Conte (ansa)
Il tema affrontato durante la cena dei 28 leader europei a Salisburgo: "Qualcuno ha già dato la disponibilità". Macron: "Prima del voto europeo, riforma di Dublino". Al via la seconda giornata del vertice, sul tavolo anche la Brexit.
1 minuti di lettura
SALISBURGO. "Sul tavolo c'è l'ipotesi che i Paesi non volenterosi, ovvero quelli che non partecipano in termini di sbarchi o in termini di redistribuzione" dei migranti, "versino un contributo finanziario". A spiegarlo è il premier Giuseppe Conte al termine della cena tra i 28 leader Ue, durata oltre 4 ore, e tenutasi al Felsenreitschule di Salisburgo. Nel corso della cena si è parlato quasi esclusivamente di migranti, spiega Conte che, interpellato su un titolo da dare alla riunione sottolinea: "lavori in corso".

La Brexit. "Qualcuno tra i Paesi che non accolgono ha già dato disponibilità", spiega Conte sottolineando come la cena dei 28 leader europei sia stata quasi tutta concentrata sul tema dei migranti e non di Brexit.

"Solo al termine della cena la premier Theresa May ha spiegato la posizione britannica sottolineando come non ci sarà un nuovo referendum", afferma il capo del governo spiegando come, allo stesso tempo, ""di Frontex abbiamo parlato marginalmente, ne parleremo al vertice".

Leggi anche: Migranti, l'appello di 40 professori belgi a Salvini: "Impari dal passato"

La posizione della Francia. "E' possibile arrivare alla riforma del regolamento di Dublino prima delle elezioni europee, la Francia farà ogni sforzo per accompagnare questa ambizione". Sono invece le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, al vertice Ue di Salisburgo. "La Francia  è solidale sul tema dei migranti - ha aggiunto - abbiamo delle regole e dobbiamo proteggere i nostri concittadini rispettando i nostri valori: non c'è responsabilità senza solidarieta". Sulla Brexit ha ribadito: "Abbiamo principi molto chiari su che cosa è l'integrità del mercato unico europeo e per questo occorre una proposta britannica che preservi il 'backstop' per i confini irlandesi che risponda a quei principì".

Il regolamento di Dublino, la cui ultima versione è stata adottata nel 2013 ed è entrata in vigore il primo gennaio 2014, prevede che qualsiasi domanda di asilo debba essere esaminata da un solo Stato membro. Lo Stato competente è quello dove abitano i parenti stretti del richiedente o dove ha già ricevuto un permesso di soggiorno. In seconda battuta è lo Stato di primo ingresso.

Il premier del Lussemburgo. "Se iniziamo a parlare del prezzo di un migrante, è una vergogna per tutti", ha detto Xavier Bettel, arrivando al vertice europeo, commentando la possibilità che i paesi Ue che non accolgono i migranti possano dare un contributo economico. "Non parliamo di mercati, non parliamo di tappeti o di merci. Parliamo di essere umani", ha aggiunto.

L'Ungheria. "Come si risolve il problema dei migranti? Molto semplice, non li facciamo più entrare e chi è qui lo rimandiamo a casa", lo dice il primo ministro ungherese, Viktor Orban, al suo arrivo al vertice europeo in Austria.