Esteri

Erdogan a Colonia attacca il "razzismo" contro i calciatori di origine turca

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente di Diyanet (direttorato degli affari religiosi) Ali Eras pregano durante l'inaugurazione della moschea di Colonia (ap)
Inaugurando la grande moschea Ditib il presidente ricorda il caso di Özil, che ha rinunciato alla nazionale dopo le polemiche per le foto fatte prima delle elezioni. 
 
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COLONIA - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha concluso all'insegna della polemica la sua contestata visita in Germania. Inaugurando la grande moschea di Colonia, Erdogan è tornato a criticare l'atteggiamento a suo giudizio razzista tenuto da media e opinione pubblica in Germania nei confronti dei calciatori tedeschi di origine turca, criticati per essersi fatti fotografare con lui prima delle elezioni turche di giugno. Mesut Özil, che gioca nell'Arsenal, aveva abbandonato la nazionale di calcio tedesca in seguito alle polemiche. Erdogan ha fatto appello a "una posizione unitaria contro questa deriva razzista"."Hanno ostracizzato il nostro Mesut Özil, il nostro Ilkay Gundogan, che sono nati e cresciuti in Germania, solo perché si sono fatti fotografare con me  - ha detto Erdogan, tagliando il nastro inaugurale della moschea - Come presidente, non tollero il fatto che (Özil) sia stato isolato". "Avremmo voluto vedere una presa di posizione comune contro coloro che sono caduti nella deriva razzista".
L'inaugurazione della moschea è stata segnata da imponenti misure di sicurezza. Erdogan è infatti stato accolto da un migliaio di manifestanti al suo arrivo all'aeroporto di Colonia, seconda tappa della sua controversa visita di Stato in Germania. "Dittatura, uccisioni di massa, Erdogan spergiuro", c'era scritto su uno dei cartelli dei partecipanti alla protesta, su un altro si leggeva "Fermate la dittatura di Erdogan" oppure "Erdogan go home!".  Tra i manifestanti, prevalentemente giovani, molti curdi. Non mancano, nella città renana, anche i sostenitori del presidente turco: circa 1500 persone di origini turche si sono assembrate dalle parti della grande moschea Ditib nel quartiere di Ehrenfeld.
La grande moschea di Colonia (ap)
E' proprio questa grande moschea che Erdogan ha voluto inaugurare, dopo l'intensa giornata di venerdì a Berlino, dove ha avuto colloqui non facilissimi con la cancelliera Angela Merkel e dove si è tenuto un banchetto in suo onore presso la residenza del presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier. In mattinata, prima di prendere l'aereo alla volta di Colonia, il presidente turco ha avuto un'altra "colazione di lavoro" con Angela Merkel presso la cancelleria. Due ore e mezzo di colloqui, ha affermato l'ufficio del portavoce del governo tedesco, al centro dei quali innanzitutto il "rafforzamento delle relazioni economiche" tra i due Paesi, la situazione in Siria e la collaborazione sul fronte dei migranti nonchè "i comuni interessi nella lotta contro il terrorismo". Secondo i media tedeschi, all'incontro hanno partecipato anche il ministro turco all'Economia Berat Albayrack, il capo della diplomazia Mevlut Cavusoglu e il responsabile dell'Industria Mustafa Varank.