Esteri

Francia, Macron accetta le dimissioni del ministro Interno. Collomb: "Torno a fare il sindaco di Lione"

Il ministro dell'Interno Gerard Collomb con il presidente Emmanuel Macron  (afp)
La scelta descritta dai media francesi come uno dei colpi più duri per il presidente
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Il presidente francese Emmanuel Macron ha accetto le dimissioni del ministro dell'Interno, Gerard Collomb. Lo ha reso noto l'Eliseo. Il numero due del governo francese aveva rassegnato le sue dimissioni lunedì, Macron, tuttavia, le aveva respinte. Macron ha chiesto al primo ministro di assumerne le funzioni fino a quando non sarà annunciato un successore. Collomb, 71 anni, era il ministro più anziano dell'esecutivo.

Il Presidént continua a perdere pezzi: il 28 agosto era stato il ministro dell'Ambiente, Nicolas Hulot, ad annunciare le dimissioni motivandole con la mancanza di progressi sul clima e sulle altre tematiche ambientali. Ai primi di settembre avevano lasciato il ministro dello Sport Laura Frassel, e il portavoce dello stesso Macron, Bruno Roger-Petit. Ma il siluro di Collomb è stato descritto dai media francesi come uno dei colpi più duri per Macron. Mentre l'opposizione, dal partito socialista ai repubblicani fino a Marine Le Pen, insorge chiedendo se ci sia ancora qualcuno in cabina di regia.

Il 2 ottobre l'attuale sindaco di Lione, George Képénékian, si era detto pronto a cedere il suo incarico al ministro dell'Interno dimissionario della Francia. Quando Collomb rinunciò alla sua poltrona di sindaco di Lione per diventare il più fedele ministro del neo-presidente Macron, nel 2017, Képénékian, il suo sostituto a Lione, si impegnò a restituirli il posto nel caso di un suo ritorno. Per questo nuovo e inatteso cambio della guardia basterebbe un voto del consiglio comunale.

Intanto, si lavora alla nomina di un successore che - vista l'importanza dell'incarico in Place Beauvau, dalla lotta al terrorismo all'immigrazione - si spera possa arrivare in tempi brevi, anche se non stasera.

In questa nuova crisi governativa, Macron ha incaricato il premier Edouard Philippe di proporre una rosa di nomi per il successore. Sindaco di Lione, il suo feudo, dal 2001 al 2017, Collomb punta ad una terza riconferma nelle elezioni municipali del 2020. Avrebbe dovuto dimettersi dopo il voto Ue di primavera, ma tra ieri e oggi si è verificata una straordinaria accelerazione, considerando anche il deteriorarsi dei rapporti tra lui e il Président.

"Se bisogna attendere 24 o 48 ore per motivi tecnici - aveva spiegato Collomb martedì - sarò in Consiglio dei ministri perché voglio garantire la continuità di questo ministero, che non può restare vacante. Ho avuto diverse riunioni importanti e se bisogna rispettare gli impegni assunti lo farò". "Con Macron - aveva aggiunto - non c'è incomprensione. Da quando lavoriamo insieme sono restato al mio posto. Ha capito il mio legame con Lione".

E ancora: "Si, torno a Lione subito. Ho spiegato al Presidente che i francesi e i cittadini di Lione hanno bisogno di chiarezza. Ho sempre fatto ciò che avevo detto e la mia priorità è impegnarmi per la mia città".