Esteri

Libia, rimpasto di governo. Agli Interni va un uomo di Misurata

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Il Consiglio presidenziale libico ha deciso un rimpasto nel governo del paese, una tappa nel percorso di rafforzamento delle istituzioni di Tripoli dopo gli scontri armati esplosi alla fine di agosto. Il presidente Fayez Serraj ha sostituito il ministro dell'Interno, quello delle Finanze, dell'Economia e Industria e dello Sport. Il nuovo responsabile degli Interni è un deputato di Misurata, Fathi Bishaga, un personaggio importante nella seconda città della Tripolitania. Bishaga, un ex ufficiale e da anni importatore di pneumatici in Libia, dalla rivoluzione è stato in prima linea nell'organizzare prima la resistenza a Gheddafi e poi i rapporti fra le varie milizie di Misurata.
 
Il nuovo ministro dell'Economia e Industria è invece Ali Abdelaziz Issawi, che è originario di Bengasi, la città sotto il controllo della milizia del generale Khalifa Haftar; anche lui è un veterano fra i leader politici libici che condussero la rivolta contro Gheddafi nei difficili mesi del 2011.
Il nuovo ministro delle Finanze sa Faraj Bomtari mentre Bashir al-Kantri sarà il responsabile dei Giovani e dello Sport.
 
Serraj ha anticipato la nomina dei nuovi ministri alla missione Onu in Libia, che ha diffuso ieri sera un comunicato per dire che "Unsmil è pronta a lavorare con i nuovi ministri per applicare i nuovi accordi per migliorare la sicurezza di Tripoli per fare avanzare il miglioramento delle condizioni economiche del paese".
 
Con la nomina di Bishaga agli Interni, Serraj ha allargato a una seconda figura di primo piano il numero dei misuratini nel governo. Dopo il vice-presidente Ahmed Maitig, Bishaga dovrebbe riuscire ad offrire al Consiglio presidenziale maggiore sostegno da parte di una città che si era sentita progressivamente esclusa dalla gestione del potere a Tripoli, anche a causa della cedevolezza di Serraj nei confronti delle principali milizie della capitale.
Il rimpasto decido da Serraj si incrocia con la fase di preparazione della Conferenza di Palermo che il governo italiano ha organizzato per il 12 e 13 novembre. Oggi e domani dovrebbe essere a Roma la numero due della missione Onu a Tripoli, la diplomatica americana Stephanie Williams. L'americana è stata chiamata da pochi mesi a far parte della missione delle Nazioni Unite guidata dal libanese Gassam Salamè e il suo arrivo ha coinciso con una fase di maggiore assertività di Unsmil.
 
Un diplomatico italiano spiega che "l'Italia ha tutto l'interesse a rilanciare il ruolo dell'Onu a renderlo più centrale e decisivo, e per questo la Conferenza di Palermo sarò organizzata in totale collaborazione con le missione Onu a Tripoli".