Esteri

Usa, Trump a Pittsburgh per l'omaggio alle vittime della sinagoga ma la folla lo accoglie con i fischi

Le proteste a Pittsburgh (ansa)
Defezioni illustri tra le autorità e molti cartelli con l'invito: "Presidente dell'odio, via dal nostro Stato"
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PITTSBURGH - E' stato accolto da un coro di proteste il presidente americano, Donald Trump, che ha voluto andare a tutti i costi a Pittsburgh, in Pennsylvania, a rendere omaggio alle vittime dell'attacco di sabato alla sinagoga. Ma la comunità ebraica e anche centinaia di altri manifestanti lo hanno accolto con sonore proteste. Trump era accompagnato dalla First Lady Melania, la figlia Ivanka, e il genero, Jared Kushner, questi ultimi entrambi di religione ebraica. 'President Hate... Leave our State', 'presidente dell'odio, via dal nostro Stato', 'Trump, le bugie uccidono. Le parole contano': queste alcune delle scritte sui cartelli dei manifestanti.

L'accusa è che con i suoi toni violenti l'inquilino della Casa Bianca abbia incoraggiato l'antisemitismo. Al suo arrivo in città, il presidente non è stato accolto dal sindaco, il democratico Bill Peduto, che ha declinato l'invito della Casa Bianca. Peduto aveva invitato esplicitamente Trump a rimandare la visita in modo che l'attenzione della comunità potesse concentrarsi sull'abbraccio alle vittime. Trump è stato ignorato anche da altri esponenti politici.
Il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, lo speaker della Camera Paul Ryan, il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer, e quella della Camera, Nancy Pelosi erano stati tutti invitati a unirsi al presidente, ma hanno declinato l'invito.  McConnell e Ryan hanno fatto sapere di essere occupati altrove. Anche i due senatori della Pennsylvania non hanno voluto vederlo: Pat Toomey, repubblicano, era stato invitato ma ha risposto picche; Bob Casey non era stato invitato dalla Casa Bianca, ha fatto sapere il suo ufficio, ma ha comunque voluto partecipare a una veglia di preghiera.

Il presidente e Melania, scortati dal rabbino superstite della sinagoga Jeffrey Myers, hanno sfilato davanti ai memoriali improvvisati davanti alla sinagoga, uno per ognuna delle vittime, decorati con una stella di David, e il presidente ha poggiato una piccola pietra su ognuno. Poi, nel vestibolo della sinagoga, il presidente ha acceso candele per ognuna delle vittime. Sabato, l'inquilino della Casa Bianca ha condannato fermamente il massacro e ha chiesto di  sradicare "il veleno dell'antisemitismo". Ma poi in molti lo hanno accusato di aizzare l'estrema destra con i suoi discorsi incendiari. Anche in queste ultime ore, nonostante gli appelli alla calma, Trump non ha cambiato tono: a ormai una settimana dalle elezioni di midterm, cruciali per il prosieguo del suo mandato, lunedì è tornato a scagliarsi contro "l'invasione" dei migranti e i media "nemici del popolo".