Esteri

Tanzania, ambasciatore Ue critica il governo. Il presidente lo "invita" a tornare a casa

Roeland van de Geer 
Roeland van de Geer è stato convocato a Bruxelles per riferire su quanto accaduto nel Paese africano
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DAR ES SALAAM. Il capo della delegazione dell'Unione europea a Dar es Salaam, Roeland van de Geer, è stato invitato dal governo di John Magufuli a lasciare la Tanzania a partire da sabato 3 novembre. Il numero due della delegazione, Charles Andrew-Stuart, lo sostituirà mentre Bruxelles deciderà quale posizione adottare di fronte a questa situazione che non ha precedenti. Ufficialmente, l'ambasciatore è stato "richiamato per la consultazione" a Bruxelles.

Roeland van de Geer è noto per aver espresso senza mezzi termini la sua opinione sul collasso della libertà di opinione nel Paese dell'East Africa ed è stato considerato troppo critico nei confronti delle politiche del governo di John Magufuli riguardo alle libertà civili. Verso la fine di febbraio, l'Ue ha incoraggiato gli Stati membri e le ambasciate in diversi paesi a pubblicare un comunicato stampa che denunciava "i recenti sviluppi che minacciano i valori democratici e i diritti dei tanzaniani dopo che una studentessa è stata uccisa da un agente di polizia, il deputato dell'opposizione Tundu Lissu, detto Chadema è stato violoentemente aggredito, e diversi giornalisti sono scomparsi.

Una settimana fa il governatore della provincia di Dar es Salaam,  ha annunciato che da lunedì sarà in forza una squadra appositamente creata per "scovare" omosessuali e membri della comunità Lgbt. Individuati e fermati, rischiano il carcere fino a 30 anno e l'ergastolo.

L'Unione europea non è sola nella condanna della repressione in atto del governo di Dodoma. Anche gli Stati Uniti si sono espressi contrari alla deriva autoritaria di Magufuli. Le associazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, hanno protestato contro le recenti richieste dei politici locali per la messa al bando dell'omosessualità. Gli attivisti per i diritti sostengono che il presidente John Magufuli,  salito al potere nel 2015, ha represso il dissenso e la libertà di espressione. Anche esponenti della Chiesa cattolica in Tanzania hanno invitato il governo a rispettare i diritti democratici.