Esteri

Camerun, 78 ragazzi rapiti a scuola da un commando

L'immagine dei ragazzi rapiti, diffusa in Rete dai media locali 
Gli studenti sono stati sequestrati nella parte occidentale del Paese, a Bamenda, città della regione anglofona. Nessuno ha ancora rivendicato il rapimento
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YAOUNDE. Almeno 78 tra bambini e adolescenti sono stati sequestrati insieme al loro preside, in una scuola presbiteriana nel villaggio di Nkwen, nella regione nordoccidentale del Camerun. Il rapimento è avvenuto vicino a Bamenda, la capitale della regione anglofona, teatro di guerriglia e di rivendicazioni di secessione da parte dei gruppi separatisti di lingua inglese.

I separatisti in questa zona hanno imposto il coprifuoco e chiuso le scuole in segno di protesta contro il governo francofono del presidente Paul Biya, che domani giurerà per il suo settimo mandato, dopo l'annuncio ufficiale di dieci giorni fa della sua vittoria alle recenti elezioni presidenziali.

Un video diffuso in Rete mostra alcuni dei rapiti in un luogo imprecisato. Nel filmato i ragazzi, che sembrebbero in buone condizioni, si presentano e sostengono di essere stati rapiti dagli Amba Boys, i miliziani dell'Ambazonia, il nome che si è dato l'autoproclamato Stato della minoranza anglofona, nell'ottobre del 2016, che include le due regioni del nord-ovest e sud-ovest del Paese, ai confini con la Nigeria. Un portavoce separatista ha negato il coinvolgimento e sostiene che l'atto criminale non sia altro che una montatura del governo Biya per gettare discredito sulle rivendicazioni anglofone.

Questo Paese dell'Africa occidentale sta soffrendo ormai da oltre tre anni gli attacchi brutali del gruppo terroristico di Boko Haram. In risposta ai quali il governo camerunense ha messo in atto misure di sicurezza che sono andate oltre la legge, soprattutto nelle regioni della minoranza anglofona. Così denuncia Amnesty International e così è stato confermato da un'inchiesta condotta dalla Bbc. "Per troppo tempo, numerose violazioni dei diritti umani, tra cui detenzioni arbitrarie, torture, sparizioni forzate e uccisioni extragiudiziali sono state commesse impunemente in tre regioni del Camerun e il prossimo governo deve agire urgentemente per porre fine a questa crisi dei diritti umani”, si legge nel rapporto dell'Organizzazione umanitaria del 5 ottobre. Il prossimo governo è alle porte. Paul Biya, 86 anni, giurerà domani da presidente, per la settima volta.

Solo quest'anno 123 civili sonoi stati uccisi dagli jihadisti di Boko Haram, e più di 400 persone uccise nelle regioni anglofone. Secondo le stime delle Nazioni Unite, 246mila persone nella regione sudoccidentale sono fuggite dalle loro case e 25mila hanno cercato rifugio nella vicina Nigeria.