ISTANBUL - E' stato di massima allerta al confine fra Gaza e Israele: la situazione è precipitata dopo un'incursione delle forze speciali israeliane nella Striscia, domenica notte, seguita da un bombardamento israeliano per proteggere la ritirata dei militari e dal conseguente lancio di razzi da parte di Hamas verso il territorio israeliano. Il bilancio delle violenze è alto: sette palestinesi e un israeliano morti nell'incursione. Tre palestinesi uccisi e sette israeliani feriti nell'escalation successiva.
A far partire la nuova escalation il duro scontro a fuoco avvenuto domenica a Khan Yunis, nel sud di Gaza, che ha visto opposti una unità speciale israeliana che stava svolgendo nella Striscia un’operazione segreta e una pattuglia di Hamas: 7 miliziani palestinesi sono rimasti uccisi, e un ufficiale israeliano. Il blitz dell’esercito si è risolto con la morte di Nour Barake, capo delle Brigate palestinesi nella zona, numero due di Ezzedim Al Qassam, ritenuto responsabile dello scavo dei tunnel per togliere la Striscia dall’isolamento e del continuo lancio di razzi sull’area oltre la barriera. Un blitz studiato nei minimi particolari: l’auto usata per l’operazione era penetrata nella zona della Striscia per circa 3 chilometri. Alcuni soldati, riferiscono fonti palestinesi, erano travestiti da donne, mentre altri da residenti locali. Quando però gli israeliani sono stati scoperti ed è partito lo scontro a fuoco, l’auto ha chiamato i caccia che hanno cominciato a bombardare.
Il portavoce militare israeliano ha dichiarato che l’operazione nella Striscia non è stata né un tentativo di sequestro né un'esecuzione mirata. Per il capo di stato dell'esercito, Gadi Eisenkot, si è trattato di "un'azione importante per la sicurezza di Israele".
Netanyahu, che l’altro giorno aveva difeso la sua autorizzazione all'ingresso a Gaza di fondi dal Qatar nonostante le critiche ricevute all’interno del suo governo, ha interrotto la sua visita ufficiale a Parigi per rientrare in Israele.
Anche a Gerusalemme, alla vigilia del ballottaggio per la carica di sindaco della Città santa, c’è un'atmosfera di tensione e forte radicalizzazione politica. Il capo del partito ortodosso Shas, Arye Deri, anche da ministro degli Interni, ha detto che "Satana mobilita le proprie legioni" a favore della elezione del candidato laico Ofer Berkovitz e a detrimento del suo rivale Moshe Lion, che gode invece del sostegno di una parte degli ambienti rabbinici della capitale.
Netanyahu finora non ha voluto esprimersi a favore di uno o dell’altro degli sfidanti. In passato Lion è stato per alcuni anni un suo stretto collaboratore. Ma il voto sarà molto indicativo: nel primo turno, sia a Tel Aviv sia a Haifa i candidati laburisti hanno ottenuto una vittoria netta e ora il Labour chiede un cambiamento politico per il Paese.
Secondo gli israeliani, più di 200 missili da Gaza sono atterrati nel Sud del Paese nelle ultime ore, ferendo appunto sette persone: il premier Benjamyin Netanyahu ha riunito il governo per una seduta di emergenza. Israele da parte sua ha lanciato attacchi aerei su tutta la Striscia: i morti, secondo i medici palestinesi, sono tre.A far partire la nuova escalation il duro scontro a fuoco avvenuto domenica a Khan Yunis, nel sud di Gaza, che ha visto opposti una unità speciale israeliana che stava svolgendo nella Striscia un’operazione segreta e una pattuglia di Hamas: 7 miliziani palestinesi sono rimasti uccisi, e un ufficiale israeliano. Il blitz dell’esercito si è risolto con la morte di Nour Barake, capo delle Brigate palestinesi nella zona, numero due di Ezzedim Al Qassam, ritenuto responsabile dello scavo dei tunnel per togliere la Striscia dall’isolamento e del continuo lancio di razzi sull’area oltre la barriera. Un blitz studiato nei minimi particolari: l’auto usata per l’operazione era penetrata nella zona della Striscia per circa 3 chilometri. Alcuni soldati, riferiscono fonti palestinesi, erano travestiti da donne, mentre altri da residenti locali. Quando però gli israeliani sono stati scoperti ed è partito lo scontro a fuoco, l’auto ha chiamato i caccia che hanno cominciato a bombardare.
Il portavoce militare israeliano ha dichiarato che l’operazione nella Striscia non è stata né un tentativo di sequestro né un'esecuzione mirata. Per il capo di stato dell'esercito, Gadi Eisenkot, si è trattato di "un'azione importante per la sicurezza di Israele".
Netanyahu, che l’altro giorno aveva difeso la sua autorizzazione all'ingresso a Gaza di fondi dal Qatar nonostante le critiche ricevute all’interno del suo governo, ha interrotto la sua visita ufficiale a Parigi per rientrare in Israele.
Anche a Gerusalemme, alla vigilia del ballottaggio per la carica di sindaco della Città santa, c’è un'atmosfera di tensione e forte radicalizzazione politica. Il capo del partito ortodosso Shas, Arye Deri, anche da ministro degli Interni, ha detto che "Satana mobilita le proprie legioni" a favore della elezione del candidato laico Ofer Berkovitz e a detrimento del suo rivale Moshe Lion, che gode invece del sostegno di una parte degli ambienti rabbinici della capitale.
Netanyahu finora non ha voluto esprimersi a favore di uno o dell’altro degli sfidanti. In passato Lion è stato per alcuni anni un suo stretto collaboratore. Ma il voto sarà molto indicativo: nel primo turno, sia a Tel Aviv sia a Haifa i candidati laburisti hanno ottenuto una vittoria netta e ora il Labour chiede un cambiamento politico per il Paese.