Esteri

Il governo israeliano contro Airbnb per la sospensione del servizio nelle colonie

La società califroniana ha rimosso gli annunci nei territori occupati. Il ministro della giustizia israeliano, Ayelet Shaked, chiede di citarla in giudizio per discriminazione. Il titolo della sicurezza Erdan: "Chiederemo agli Usa di attivare la legislazione anti-boicottaggio". 

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Il ministro della giustizia israeliano, Ayelet Shaked, sta pensando di citare in giudizio Airbnb - di base a San Francisco negli Usa - che nei giorni scorsi ha annunciato la rimozione dai propri annunci degli appartamenti che si trovano negli insediamenti ebraici in Cisgiordania.

Shaked ha chiesto al procuratore generale di considerare la possibilità di incriminare la società per discriminazione. 

Airbnb aveva annunciato lunedì la decisone di rimuovere le inserzioni negli insediamenti ebraici della Cisgiordania, che i palestinesi e un’ampia parte della comunità internazionale considerano illegali. La decisione interessa circa 200 appartamenti.

Tra Gerusalemme Est e la Cisgiordania, nei territori che Israele occupa militarmente dal 1967, dalla fine della guerra dei Sei giorni, vivono circa 550 mila israeliani, in aree che ospitano anche oltre 2,6 milioni di palestinesi.

(ap)


Il governo israeliano aveva già reagito con durezza all’annuncio di Airbnb: il ministro del turismo israeliano, Yariv Levin, aveva detto che avrebbe preso provvedimenti immediati per limitare le attività della piattaforma in Israele. Levin ha definito la scelta di Airbnb «vergognosa» e «infelice». 

Il ministro della sicurezza pubblica israeliano, Gilad Erdan, ha detto che chiederà agli Stati Uniti di attuare la legislazione anti-boicottaggio e sanzioni nei confronti di Airbnb. 

Il movimento di boicottaggio dei prodotti e degli affari con Israele, "BDS e il terrore sono due facce della stessa medaglia", ha detto Erdan. "Entrambi giustificano la violenza contro i civili israeliani".

Il servizio Airbnb è attivo in altre zone del mondo dove ci sono territori contesi o occupati, come nel Sahara Occidentale (che denuncia l’occupazione del Marocco) o a Cipro (contesa tra turchi e greci). La società dice che ogni volta valuta caso per caso. 

L'organizzazione Human Rights Watch ha chiesto anche a Booking.com di seguire la decisione di Airbnb e di porre fine "all'affitto di proprietà nelle colonie". L'Ong ha detto di aver mappato "139 case affittate da Airbnb nelle colonie, esclusa Gerusalemme est, tra marzo e luglio 2018 mentre Booking.com ne ha 26 a luglio 2018".