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Bolsonaro giura da Presidente: "Cambieremo il destino del Brasile"

"Uniremo il popolo, valorizzeremo la famiglia e le nostre tradizioni giudaico-cristiane, rispetteremo le religioni, combatteremo l'ideologia di genere", ha detto il leader dell'estrema destra nel suo discorso di insediamento davanti al Congresso. Lula: "Sarà un anno di lotta e resistenza"

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Jair Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile. Il leader dell'estrema destra populista ha prestato oggi giuramento davanti al Congresso di Brasilia dopo aver vinto il ballotaggio del 28 ottobre. Alla cerimonia erano presenti anche i primi ministri di Israele, Benjamin Netanyahu, e Ungheria, Viktor Orbán.

"Uniremo il popolo, valorizzeremo la famiglia e le nostre tradizioni giudaico-cristiane, rispetteremo le religioni, combatteremo l'ideologia di genere. Il Brasile tornerà a essere un Paese libero dalle catene ideologiche", ha detto l'ex militare nel suo discorso di insediamento, scagliandosi contro la corruzione politica.

Bolsonaro, ex comandante dell'esercito e ammiratore della dittatura militare che ha governato il Paese dal 1964 al 1985, ha promesso di "cambiare il destino del Brasile" rispettando la democrazia, anzi rafforzandola, e riaprendo l'economia al mercato internazionale, con un "un patto nazionale" che permetta di "tracciare nuovi sentieri per un nuovo Brasile".

Sulla sicurezza, una delle questioni più sentite dall'opinione pubblica brasiliana, ha poi confermato che intende ampliare il "diritto alla legittima difesa" e "onorare coloro che sacrificano la loro vita in nome della sicurezza di tutti". Sabato scorso aveva già annunciato su Twitter di voler assicurare il porto d'armi a tutti i cittadini senza precedenti penali.

Un discorso breve e carico di richiami ai valori conservatori che hanno caratterizzato tutta la sua rapida ascesa politica, quello del neo presidente brasiliano che ha concluso il suo intervento con lo slogan della campagna elettorale: "Il Brasile prima di tutto, Dio prima di tutto".

In un video pubblicato su Twitter prima della cerimonia, Bolsonaro si è rivolto al suo elettorato: "Voglio ringraziare te, cittadino brasiliano, per l'appoggio e per la fiducia nel nostro lavoro. Vogliamo cambiare il destino del Brasile. Intanto abbiamo bisogno di continuare ad avere il tuo imprescindibile appoggio".


Ma nel giorno dell'insediamento del presidente di estrema destra, si è fatto sentire anche il leader storico della sinistra brasiliana, Luiz Inacio Lula da Silva. Con un messaggio diffuso dalla cella di Curitiba in cu è rinchiuso, l'ex presidente ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori: "sarà un anno di lotta e resistenza". 

Lula è stato condannato lo scorso aprile a 12 anni per corruzione e riciclaggio. "Possono catturare una persona, come hanno fatto con me, ma non potranno imprigionare le nostre idee e ancora meno potranno impedire che il futuro diventi realtà", ha scritto, aggiungendo che "il Brasile ha bisogno di cambiare, sì, ma deve cambiare in meglio".

Poco dopo la cerimonia, su Twitter, il presidente Usa Donald Trump si è congratulato con Bolsonaro per il suo insediamento, garantendogli il suo supporto. Il presidente brasiliano, che si ispira alle politiche di destra di Trump, lo ha ringraziato e ha aggiunto: "Insieme e con la protezione di Dio porteremo prosperità e progresso ai popoli di entrambi i Paesi".