Esteri

Israele attacca forze iraniane in Siria, 11 morti

Le forze israeliane (reuters)
Si alza il livello dello scontro dopo mesi di blitz condotti in segreto. Tra le vittime almeno due militari di Damasco
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Israele ha alzato il livello del suo impegno militare contro l'Iran in Siria con un annuncio che non aveva mai fatto. Mentre nei mesi scorsi gli attacchi contro installazioni e convogli iraniani in Siria (sono stati centinaia) erano condotti in segreto e non venivano confermati, alle 1,29 ora israeliana la Difesa israeliana ha annunciato con un comunicato "stiamo attaccando Forza Qods iraniana in Siria. La Israel Defence Force avverte le Forze Armate Siriane di non provare a colpire il territorio di Israele o le sue forze". Le vittime sono 11, fra cui almeno due militari siriani.
 
"Forza Qods" è l'unità delle Guardie della Rivoluzione iraniane che da anni è stata inviata in Siria per combattere al fianco del governo di Bashar Assad. Per mesi gli israeliani hanno colpito in segreto i convogli dei pasdaran iraniani che trasportavano armi o missili, destinati magari agli Hezbollah in Libano, oltre che a difendere le postazioni iraniane e siriane nella Siria stessa. Ma da qualche mese Israele ha spinto sempre più in avanti la sua sfida per convincere gli iraniani che la loro presenza militare in Siria è inaccettabile per lo stato ebraico.

Ieri per tutta la giornata si sono inseguite notizie di lanci di missili iraniani e di risposte di razzi e missili siriani lanciati contro le alture del Golan occupato da Israele. Damasco in mattinata aveva annunciato di aver fatto fallire un attacco israeliano nel sud della Siria. E dopo poche ore il sistema antimissili di Israele "Iron Dome" ha distrutto un missile siriano che era in volo verso il Golan. Per la prima volta la Siria aveva risposto con dei missili lanciati direttamente contro Israele.

L'agenzia siriana Sana domenica mattina aveva scritto che le forze siriane avevano "affrontato un'aggressione israeliana nel Sud e impedito (agli aggressori) di raggiungere i loro obiettivi". Secondo i media siriani i missili lanciati da aerei israeliani e intercettati erano diretti "verso le vicinanze di Damasco".

Per ore non c'è stata alcuna conferma da Israele fino a quando è stato lo stesso premier Benjamin Netanyahu - in visita in Ciad per riallacciare le relazioni diplomatiche - a fare riferimento all'attacco. "Abbiamo una politica costante: quella di danneggiare l'arroccamento dell'Iran in Siria e di colpire chiunque provi a danneggiarci. Una politica che non cambia, sia se sono in Israele o in visita storica al Ciad".

L'attacco del mattino sarebbe stato condotto da quattro jet dello stato ebraico. Media siriani hanno detto che gli obiettivi del raid - inusuale di giorno - erano all'aeroporto di Damasco e nella città di al-Kiswah, a sud della capitale, le cui strutture sono ritenute basi delle milizie pro-Iran come Hezbollah e per questo già attaccate in passato da Israele.

Dopo le dichiarazioni di Netanyahu, l'allarme è scattato sulle Alture del Golan nel versante israeliano. L'Iron Dome ha tracciato e intercettato sul Monte Hermon un razzo lanciato contro la zona. Molte foto hanno ripreso di lunghe strisce di fumo bianco in cielo a riprova del fuoco di sbarramento israeliano.

Ma c'è un fatto nuovo: se non è la prima volta che l'Iron Dome intercetta razzi erranti provenienti dall'altra parte del confine, questa volta - secondo fonti militari israeliane - si tratta appunto di un razzo terra-terra e questo dimostra "l'intenzionalità" delle forze armate siriane di colpire. Come segnala l'agenzia Ansa, questo precedente è stato preso in grande considerazione da non pochi analisti militari israeliani. Alon Ben-David, di Canale 13, ha sottolineato che la reazione siriana ha superato "una linea rossa e sarà difficile per Israele assorbire questo senza rispondere".

Evidentemente la previsione degli analisti militari era corretta, perché il nuovo capo di Stato maggiore israeliano Avi Kochavi dopo aver consultato il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha dato gli ordini per i nuovi attacchi israeliani nella notte contro postazioni iraniane, decidendo contemporaneamente di annunciare pubblicamente i raid e di minacciare le forze armate siriane, intimando loro di starsene da parte, pena nuovi attacchi contro l'esercito di Assad.