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Cresce l'antisemitismo: l'ultimo Eurobarometro rivela i timori del 50% degli europei

Il rapporto è stato presentato oggi dalla Commissione Ue al museo ebraico di Bruxelles, condotto nel dicembre 2018 su un campione di oltre 27mila europei
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BRUXELLES. C’è un problema di percezione per quanto riguarda l’antisemitismo nel nostro continente. A segnalarlo è un Eurobarometro pubblicato oggi dalla Commissione europea. Dal quale emerge che se per l’89% degli ebrei negli ultimi 5 anni, rischi e intolleranza nei loro confronti sono aumentati, lo stesso sentimento è condiviso appena dal 36% del resto della società. Spesso ad essere più sensibili al tema sono i cittadini che hanno amici ebrei o nelle cui nazioni negli ultimi anni ci sono stati gravi attacchi contro la comunità ebraica riportati dai media.
 
In generale il 50% degli europei ritiene che l’antisemitismo sia un problema nel proprio Paese. Ma, come detto, poco più di un terzo pensa che il fenomeno dal 2014 sia in crescita. Per il 39%, invece, i rischi sono stabili mentre per il 10% sono diminuiti. In otto paesi la maggioranza degli intervistati ritiene che l’antisemitismo sia un problema: si tratta di Svezia (81%), Francia (72%), Germania (66%), Olanda (65%), Regno Unito (62%), Italia (58%), Belgio (50%, ma il 49% non lo ritiene minimamente un problema) e Austria (47%). Tuttavia in 20 paesi la maggioranza dell’opinione pubblica pensa che l’antisemitismo non sia un tema preoccupante: eclatanti i casi di Estonia (solo il 6% percepisce un rischio contro l’86%) e Bulgaria (10% vs 64%).  
 
Interessante scorrere i dati per ogni singola categoria. Ad esempio, per il 52% delle donne l’antisemitismo rappresenta un problema, contro il 48% degli uomini, La percezione tra chi ha più di 40 anni cambia rispetto ai giovani: per il 52% dei più maturi è un problema, mentre per la fascia tra i 15 e i 24 anni lo è solo per il 46%. E ancora, il 54% di coloro che hanno completato gli studi l’odio verso gli ebrei è preoccupante, mentre la percentuale scende al 44% tra coloro che hanno smesso di frequentare la scuola a 15 anni (44%) o a 19 (49%).
 
La percezione varia anche a seconda delle amicizie, per cui risulta più consapevole dei rischi legati all’antisemitismo (64%) chi ha amici ebrei o chi  (59%) frequenta musulmani. Tra coloro che invece hanno rapporti solo con persone della propria religione o etnia, la preoccupazione si ferma al 42%.
 
In generale il negazionismo è considerate il rischio numero 1, seguito dall’antisemitismo su Internet. Tuttavia il 68% degli europei considera che nel loro Paese non ci sia abbastanza informazione sulla storia e sulle pratiche religiose degli ebrei, mentre il 43% pensa che l’Olocausto sia insegnato in modo sufficiente a scuola, contro il 42% che la pensa nel modo opposto. E infine il 54% degli europei – specialmente nel Nord e nell’Est dell’Unione -  ritiene che il conflitto in Medio Oriente abbia un’influenza sulla percezione degli ebrei nel proprio Paese.