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Il Canada dà il via libera all'estradizione di "Lady Huawei"

(reuters)
La direttrice finanziaria del gigante delle telecomunicazioni, Meng Wanzhou, era stata arrestata il primo dicembre a Vancouver su richiesta americana con l'accusa di aver violato le sanzioni  contro l'Iran. L'annuncio con le trattative fra Stati Uniti e Cina ancora in corso
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Il ministero della Giustizia canadese David Lametti ha dato ufficialmente il via alla pratica per estradare negli Stati Uniti la direttrice finanziaria del gigante delle telecomunicazioni Huawei, Meng Wanzhou.

La figlia del fondatore arrestata il 1° dicembre scorso a Vancouver su richiesta americana con l'accusa di aver violato le sanzioni Usa contro l'Iran. Attualmente era in libertà vigliata dopo aver pagato una cauzione. "I funzionari del ministero della Giustizia del Canada hanno emesso un'autorizzazione a procedere, dando il via ufficialmente al processo di estradizione", dice il governo in una nota che conferma l'avvio la procedura.

Pechino è già su tutte le furie e ha presentato protesta formale. Da tempo aveva minacciato il Canada di "gravi conseguenze" nel caso Meng non fosse tornata in libertà e i media cinesi hanno descritto l’arresto del cfo di Huawei come un’azione politicamente motivata.

Il colosso cinese delle tlc, boicottato dagli Usa perché accusato di usare le sue attrezzature per spiare la gente per conto di pechino, sarà chiamata a presentarsi in tribunale il prossimo 6 marzo. Il tutto succede nel pieno dei negoziati sull'accordo commerciale fra Cina e Stati Uniti che rimuoverebbe molta incertezza dai mercati finanziari.