Esteri

"Da Facebook attività di lobbying sui politici per le leggi sulla privacy"

Secondo l'Observer, la società avrebbe fatto pressioni in particolare su George Osborne e Enda Kenny. Ma spuntano contatti con tutti i paesi della Ue
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Facebook avrebbe tentato di esercitare pressioni su diversi politici in varie parti del mondo affinché facessero attività di lobbying a favore dell'azienda contro le leggi sulla protezione dei dati. A riverlarlo è The Observer, citando nuovi documenti che il giornale, insieme con la pubblicazione Computer Weekly, ha preso in visione. Tra i politici citati ci sono l'ex cancelliere dello scacchiere britannico George Osborne e l'ex primo ministro irlandese Enda Kenny.

Quest'ultimo, secondo i documenti citati dall'Observer, avrebbe affermato che il suo Paese poteva esercitare un'influenza significativa in quanto all'epoca presidente di turno dell'Ue, promuovendo gli interessi di Facebook nonostante per quel ruolo fosse richiesta una posizione di neutralità.

Ma l'operazione segreta di lobbying sarebbe stata rivolta a centinaia di deputati e membri di molti altri Paesi come Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile e tutti e 28 gli Stati membri dell'Unione europea.

Le carte citate sarebbero emerse nell'ambito di una causa intentata contro Facebook in California e rivelerebbero che Sheryl Sandberg, chief operating officer di Facebook, considerava le leggi europee sulla protezione dei dati una minaccia "cruciale" per l'azienda.

Secondo la ricostruzione ci sarebbero state da parte di Facebook promesse di investimenti ed incentivi ma anche un monito al blocco di questi in mancanza di sostegno o approvazione di leggi considerate a favore dell'azienda. Un portavoce del social network ha fatto presente che i documenti cui si fa riferimento restano riservati come parte di un procedimento giudiziario ancora in corso: "Come altri documenti di cui è stata fatta una scelta selettiva e sono stati diffusi lo scorso anno in violazione di un ordine di un tribunale, raccontano solo una parte della vicenda e omettono elementi importanti di contesto".