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Pedofilia, il cardinale George Pell condannato a 6 anni. Colpevole di "crimini efferati"

(reuters)
Il prelato, ex numero 3 della gerarchia vaticana, dovrà restare in carcere almeno 3 anni e 8 mesi
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Il cardinale australiano George Pell è stato condannato a sei anni di carcere per gli abusi su due ragazzi del coro alla cattedrale di St. Patrick's Cathedral, a Melbourne, perpetrati negli anni '90. Dopo il verdetto di colpevolezza, è arrivata una sentenza relativamente mite per il 77enne ex ministro dell'Economia vaticano, che rischiava fino a 50 anni.

Il cardinale Pell, numero 3 nella gerarchia vaticana e religioso di grado più alto nella gerarchia cattolica ad essere condannato per pedofilia, dovrà scontare almeno tre anni e otto mesi prima di poter chiedere un'eventuale libertà condizionale.
(afp)

La sentenza su Pell: "Condotta permeta di sconcertante arroganza"

"La sua condotta per crimini efferati è stata permeata di una sconcertante arroganza", ha affermato nella sentenza il giudice della contea di Victoria, Peter Kidd, "considero la colpevolezza morale in entrambi i casi molto alta".

 "Gli atti erano sessualmente evidenti, entrambe le vittime erano visibilmente e udibilmente angosciati durate le molestie. Vi è stato un ulteriore livello di umiliazione che ciascuna delle tue vittime deve aver provato nel sapere che l'abuso avveniva in presenza altrui".

Pell sarà registrato a vita come un criminale sessuale. Il cardinale, che è stato sospeso dal Papa, si è sempre dichiarato innocente e ha già presentato appello. Il nuovo processo si aprirà all'inizio di giugno.

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ZANARDI: "IN ITALIA NON FINIVA IN CARCERE"
"Umanamente, a quell'età di 77 anni, ritengo che sei anni di carcere rappresentino una sentenza ragionevole anche se ne rischiava 50, visto che almeno quasi 4 di questi 6 li sconterà sicuramente in un penitenziario". Così Francesco Zanardi fondatore e presidente della rete L'Abuso di denuncia contro la pedofilia nel clero commenta la condanna in Australia del cardinale George Pell, già segretario per l'Economia in Vaticano.

"In Italia, con le nostre leggi, il cardinale non si farebbe neanche un mese di carcere, la farebbe franca vista la sua età", osserva Zanardi. "Al massimo, andrebbe in un centro gestito dalla Chiesa, il che equivarrebbe a restare libero".