Esteri

Indonesia, il presidente Joko Widodo verso la riconferma

Nel Paese musulmano più popoloso al mondo, dove sta crescendo l'Islam più radicale, hanno votato 193 milioni di persone.

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JAKARTA - La probabile vittoria del moderato Joko Widodo alle presidenziali indonesiane ha fatto i mercati finanziari di Jakarta. Secondo le ultime stime del voto di ieri, al presidente uscente andrebbe il 54% dei voti, ossia 8 punti in più del suo storico rivale, il generale Prabowo Subianto, che Widodo già sconfisse cinque anni fa sia pure con minor vantaggio. La polizia è in stato di allerta per possibili disordini post-elettorali, mentre le autorità fanno sapere che reagiranno con estrema fermezza.

 Se "Jokowi" - questo il soprannome di Widodo - sarà confermato al secondo mandato, dovrà far fronte a numerose sfide, prima tra tutte quella economica, con la necessità di reperire i fondi necessari a sviluppare le infrastrutture. In questo senso, la collaborazione con la Cina appare a molti osservatori inevitabile.
Ma se da un lato l'economia ha bisogno di un'accelerazione, da un'altra i difensori dei diritti umani chiedono il rispetto delle minoranze, che spesso subiscono l'esproprio dei terreni.

Il voto - per la prima volta presidenziali, parlamentari e regionali si sono svolti in contemporanea - ha coinvolto 192 milioni di persone su circa 17mila isole. I candidati in lizza per i circa 20mila seggi parlamentari e locali sono 245mila.

Secondo alcuni osservatori, a livello sociale sta invece crescendo un Islam radicale e violento, che sul piano politico e moderato vede il parallelo avanzamento dei partiti di orientamento islamico. Un elemento con cui "Jowoki" dovrà fare i conti, riferiscono fonti di stampa locali e internazionali, forse anche in termini di numeri al governo.

Prabowo Subianto ha scelto di adottare una retorica nazionalista puntando a rimettere in causa gli investimenti cinesi nel paese, tra gli altri quelli destinati a sviluppare le infrastrutture nel quadro della Nuova Via della Seta. Il tema degli investimenti è stato l'unico sul quale i due contendenti si sono distanziati durante una campagna per il resto molto simile, secondo gli osservatori, per i quali i due aspiranti presidenti si sono mossi in linea con l'affermazione crescente di un Islam conservatore nel paese. I risultati ufficiali verranno resi noti a maggio ma già nelle prossime ore sono attesi i dati preliminari.