Le Storie

Due anni fa Salvini insultava le donne di Ormea: l'hashtag di risposta diventa virale

Risale a una diretta Facebook del 2016, ma ha fatto molto discutere in questi giorni grazie a un tweet dello scrittore Gianrico Carofiglio
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L'ultima grana per il ministro dell'Interno Matteo Salvini arriva dritta dal passato e si gioca tutta sul web. In queste ore sta facendo molto discutere un'immagine tratta da una diretta Facebook del 2016, che ritrae il leader della Lega - al tempo solo europarlamentare - intento a esporre un cartello inequivocabilmente sessista e razzista rivolto alle donne di Ormea, un piccolo comune della provincia di Cuneo. Il testo stampato sul cartello recita: "Ad Ormea i rifugiati sono una risorsa, (ha detto il sig. sindaco) lo possono testimoniare alcune troie del posto che fino ad ora hanno usufruito di queste risorse. Sarebbe utile che l'amministrazione comunale chiedesse al prefetto l'invio di diverse rifugiate (massimo trent'anni) così anche i mariti beneficerebbero di suddette risorse!!".


A riaprire il caso vecchio di due anni ci ha pensato lo scrittore ed ex-magistrato Gianrico Carofiglio, con un tweet contenente l'ormai dimenticato screenshot, che da qualche giorno aveva ripreso a circolare nelle chat WhatsApp del paesino. L'immagine risale al 26 novembre 2016 e lo scenario è quello di Mondovì, in provincia di Cuneo, dove Matteo Salvini si era recato per la campagna elettorale del referendum costituzionale. Nel video, ancora disponibile sulla pagina Facebook ufficiale del vicepremier, è possibile rivedere il momento in cui Matteo Salvini riceve il cartello (non da un militante leghista, fanno sapere dal Carroccio) e quello in cui, dopo averlo letto divertito, lo espone a favore di camera. 



Il comune di Ormea era balzato agli onori delle cronache per l'esperienza di accoglienza a gestione pubblica dei richiedenti asilo, partita nel 2015 e attiva ancora oggi. Il tweet di Carofiglio ha immediatamente messo in moto la macchina della viralità online, con l'hashtag #ledonnediOrmea che in poco più di 48 ore ha ricevuto oltre 15 mila menzioni. Anche in questo caso a rilanciare la richiesta di scuse rivolta a Matteo Salvini ci ha pensato #facciamorete, la community che nell'ultimo mese ha preso in mano le redini dell'opposizione al governo su Twitter. Ma le vere protagoniste questa volta sono state loro, le donne di Ormea, anima di una campagna che da giorni colleziona testimonianze provenienti da ogni parte d'Italia e che non si fermerà, dicono, fino alle scuse ufficiali.