@rbonneynola
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Intrighi e complotti a Miss USA: la prima vincitrice di origini asiatiche è stata oggetto di razzismo, o la gara è stata pilotata?

La competizione che ha visto l’incoronazione di R’Bonney Gabriel è al centro di una polemica: le altre miss accusano l’organizzazione di aver cospirato per farla vincere. Tra insinuazioni e circostanze sospette, dalla gara si è sollevato un vespaio, che vede chiamare in causa anche il razzismo perché la nuova Miss è di origini asiatiche

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Quando Miss Texas R’Bonney Gabriel è stata dichiarata la vincitrice di Miss USA 2022, nessuna delle sue colleghe in gara è corsa ad abbracciarla. La tradizionale celebrazione della vincitrice incoronata e commossa, non è avvenuta: le altre concorrenti sono rimaste in fondo al palcoscenico, raggelate, ad osservare la vittoria senza congratularsi, e molte se ne sono addirittura andate. Questo gesto così peculiare per un concorso che ovunque si svolge seguendo un preciso copione, ha sollevato inizialmente il dubbio che si trattasse di una forma di razzismo: R’Bonney Gabriel è infatti la prima Miss USA di origine asiatica (è Filippino Americana), e in questo periodo il tema dell’asian hate, ovvero dell’odio nei confronti delle persone di origine asiatica, è purtroppo molto forte negli Stati Uniti.

Tuttavia, alcune miss si sono fatte avanti e hanno esposto sui social (principalmente su Tik Tok) le loro ragioni: a quel punto, la situazione ha preso una connotazione ben diversa. Il loro gesto, spiegano, nasce dalla ferma convinzione che il concorso sia stato pilotato, e che Miss Texas fosse destinata a vincere sin dall’inizio. Nulla di personale contro R’Bonney Gabriel, spiegano, ma profonda delusione nei confronti dell’organizzazione.

Come riporta il New York Post, è stata Miss Montana Heather Lee O’Keefe a dare fuoco alle polveri: “La maggior parte di noi concorrenti è convinta ci sia stato del favoritismo nei confronti di Miss Texas, e abbiamo le prove”. Le fa eco Miss New York Heather Nunez, che su Instagram scrive “Sono senza parole. Ci siamo sentite umiliate. La competizione non è stata equa, e lo voglio dire perché nessuna futura concorrente si senta come mi sento io in questo momento”.

Ma quali sarebbero le prove del complotto? Secondo O'Keefe, Gabriel avrebbe ricevuto trattamenti diversi dall'organizzazione sin dall'inizio. Per esempio, uno dei premi che Miss USA riceve consiste in un servizio gratuito da MIA Plastic Surgery, che si trova presso la NIZUC Spa: tuttavia sui social dell’istituto di bellezza è stato postato un video con la miss meno di 24 ore dopo l’incoronazione, a riprova che Gabriel ha beneficiato dei trattamenti settimane prima del concorso. Può essere che si tratti di un altro tipo di accordo commerciale (MIA è anche sponsor del concorso di Miss Texas), ma è comunque un caso di palese favoritismo, insinua O’Keefe nelle sue stories: “Potremmo anche darti il beneficio del dubbio, ma questo è troppo”.

Inoltre, l’organizzazione del concorso in queste settimane avrebbe dato molto più spazio a Gabriel di quanto ne ha concesso alle altre concorrenti, prosegue O’Keefe. Le avrebbe fornito un volo privato, e sono diverse le Instagram stories pubblicate dall'ente che hanno Miss Texas sempre protagonista. Non solo: sono stati pubblicati post in cui si vede Gabriel assieme a Crystle Stewart, presidente dell’organizzazione di Miss USA (che si ipotizza l’abbia assistita come personal coach).

Il drama riassunto da Miss Montana su Tik Tok è diventato virale, e, sebbene molte altre partecipanti non si siano espresse in maniera esplicita, quasi tutte ripostano video, screenshot e post che riguardano il presunto complotto. Secondo il New York Post lo hanno fatto Miss Georgia Holly Haynes, Miss Kentucky Lizzy Neutz, Miss New Jersey Alexandra Lakhman, Miss Kansas Elyse Noe, Miss Massachusetts Skarlet Ramirez e Miss Virginia Kailee Horvath. Sono inoltre molti i commenti degli utenti sulla pagina Instagram di Miss USA stupiti dalla reazione composta e a loro dire per nulla sorpresa di Gabriel al momento dell'annuncio della sua vittoria.

Durante una diretta Instagram del 5 ottobre, Heather O’Keefe ha spiegato di non avere nulla contro R’Bonney Gabriel: “Voglio che sia chiaro che non stiamo attaccando lei. Non è colpa sua. Le questioni che poniamo sono rivolte all’organizzazione”. Il razzismo, quindi, non c'entra nulla.

Dal canto suo, Miss Texas, oggi Miss USA, si difende: durante un’intervista a E! News nega qualsiasi cospirazione: “Non parteciperei mai ad una competizione dove so già di vincere”, spiega. Non si è ancora confrontata con le colleghe, aggiunge, ma “Mi piacerebbe molto parlare con lei (con O’Keefe, ndr) perché le accuse che solleva non sono vere. Voglio che sia chiaro che non partivo con alcun vantaggio”. A comprovare le sue parole, la Miss si gioca la carta dell’etica: “Sono una persona con una grande integrità”.