Carlo XVI Gustavo di Svezia festeggia il suo Giubileo d'oro: 50 anni di regno "progressista" segnato da qualche piccante scandalo

Carlo XVI Gustavo di Svezia festeggia il suo Giubileo d'oro: 50 anni di regno "progressista" segnato da qualche piccante scandalo

Dopo il Regno Unito e la Danimarca, anche la Svezia festeggia il suo Giubileo: i 50 anni sul trono di re Carlo XVI Gustavo e della regina Silvia. Mentre lospiti politici e teste coronate sono in arrivo da tutta Europa, tracciamo il profilo di un re poco noto: un uomo che non indossa la corona, colleziona Porsche, assegna premi Nobel e frequenta i campi scout. Ambientalista ante litteram come il collega Carlo III, è a capo di una monarchia che ha saputo cambiare per restare al passo con i tempi, abolendo per prima la legge che favoriva il sorpasso dei figli maschi sulle femmine nella successione al trono. Un passaggio che tuttavia non ha lasciato il re indifferente (e forse nemmeno soddisfatto)

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È diventato erede al trono a soli 4 anni, per via della morte improvvisa del padre in un incidente aereo, e ha affidato agli ABBA il compito di fare una serenata alla sua futura sposa la sera prima delle nozze, dedicando Dancing Queen - un brano in anteprima che sarebbe diventato successo mondiale - alla donna per la quale era disposto a mollare tutto. Ma soprattutto, Carlo XVI Gustavo è il sovrano che ha visto le conseguenze della Storia cambiare concretamente l'asset della propria famiglia, quando a seguito dell'abolizione della legge salica suo figlio Carl Philip ha dovuto "consegnare la corona" alla sorella maggiore, Victoria. Una vicenda che, rievocata qualche mese fa, ha portato il re a iniziare con il piede sbagliato l'anno giubilare per via di un commento ritenuto "sessista".
Carlo Gustavo è diventato re il 15 settembre 1973 e dunque in questo giorno del 2023 festeggia il suo Giubileo d'Oro. Un traguardo che pochi sovrani nel mondo hanno raggiunto: oltre alla regina Elisabetta II, che è giunta perfino a festeggiare il Giubileo di Platino prima di morire, nel 2022, solo la regina Margrethe di Danimarca ha festeggiato i 50 anni di regno, nel corso dello stesso anno, mentre il "collega" Haakon VII di Norvegia ha raggiunto la tappa perfino nel 1955.

Il re e la famiglia reale

14 settembre 2023: l'arrivo della coppia reale alla cena di gala per il Giubileo del re
14 settembre 2023: l'arrivo della coppia reale alla cena di gala per il Giubileo del re (ansa)

Carl Gustaf Folke Hubertus - questo il suo nome completo - è nato il 30 aprile 1946 e con il nome di Carl XVI Gustaf è diventato il settimo re della Casa di Bernadotte e il monarca regnante più longevo nella storia svedese.
Appartiene alla famiglia Bernadotte che regna in Svezia dal 1818: l'unica delle dinastie create in età napoleonica a essere sopravvissuta alla Restaurazione del 1815. Della Famiglia Reale, Kungafamiljen, oltre a re Carlo XVI Gustavo e alla moglie, la regina Silvia, fanno parte i loro tre figli: la principessa ereditaria Victoria Ingrid Alice Désirée, nata il 14 luglio 1977; il principe Carl Philip Edmund, nato il 13 maggio 1979, e la principessa Madeleine Thérèse Amelie Josephine, nata il 10 giugno 1982.

Una monarchia snella e moderna. Eppure piuttosto anonima

Carlo XVI Gustavo ha già regnato per 50 anni, eppure in pochi ricordano il suo nome, al di fuori della Svezia. Pochissimi riconoscerebbero la sua immagine, se la vedessero su un giornale senza alcun titolo. La monarchia svedese è infatti molto meno popolare di quella britannica, o di quella spagnola. Il motivo, sta nel ruolo che ha disegnato per lei la nuova costituzione del 1974: una monarchia costituzionale con la dinastia Bernadotte sul trono e un re cui viene affidato un ruolo simbolico, perché privato di tutti i poteri costituzionali, compreso il potere di nominare il primo ministro, firmare i progetti di legge del governo e presiedere le riunioni del gabinetto. In linea con il ridimensionamento dell'istituzione, si è scelto di rinunciare alla pomposità dei riti del cerimoniale a favore di procedure snelle e piuttosto minimaliste e dunque anche la cerimonia che vede avvicendare un sovrano all'altro è molto lontana dalla pomposità che ha distinto l'incoronazione di Carlo III in Gran Bretagna, con i suoi rituali e il suo simbolismo religioso. Come già i suoi due immediati predecessori, Carlo XVI Gustavo si astenne infatti dall'uso della corona durante la cerimonia d'intronizzazione e così farà anche sua figlia Vittoria quando arriverà il suo momento. Un peccato, perché l'ultima occasione per vedere indossata la spettacolare Corona di Svezia - chiamata Corona di Eric XIV perché per lui fu creata, a Stoccolma, nel 1561, dall'orafo fiammingo Cornelius ver Weiden - è stata nel 1907. Da allora è stata messa al sicuro nella Tesoriera Reale sotto il Palazzo Reale, aperto al pubblico come museo, e viene esposta con i gioielli della Corona nella cerimonia annuale d'apertura del Riksdag, il Parlamento svedese.


Carlo XVI Gustavo è anche tra i primi ad aver avviato un percorso di ammodernamento della monarchia, guidato dal motto: “Per la Svezia – Al passo con i tempi”. Il che si traduce - nel concreto - nel tagliare i costi per renderla sostenibile. Così, nel 2019 ha deciso di togliere i titoli nobiliari ai nipoti per ridimensionare la quota di privilegi spettante ai parenti: cinque bambini, ovvero i tre figli della principessa Madeleine e Chris O'Neill (Leonore, Nicolas e Adrienne) e i due del principe Carlo Filippo e della principessa Sofia (Alexander e Gabriel, cui si è aggiunto solo nel 2021 Julian), hanno perso il titolo ufficiale di "Sua Altezza", quindi non saranno obbligati a svolgere doveri reali e non riceveranno i soldi annuali dei contribuenti, l'appannaggio reale. Tutti continuano a essere membri della famiglia reale con il titolo di duca e duchessa, ma solo formalmente. La stessa "operazione" è stata fatta nel 2022 dalla regina Margrethe II in Danimarca, che ha "declassato" i figli del secondogenito Joachim, lontani dalla linea di successione, pur non privandoli di tutti i loro titoli.

La successione al trono: il futuro della Svezia è donna

La monarchia svedese viene considerata moderna anche per un altro motivo: è stata il primo Paese al mondo, nel 1977, ad abolire la Legge Salica, grazie a una riforma approvata dal Parlamento di Stoccolma che ha fatto valere il diritto di primogenitura assoluta su quella maschile, senza riguardo quindi al genere del primo nato. Di conseguenza, il principe Carl Philip è stato erede al trono per meno un anno e sua sorella lo è diventata a 4 anni.

Il re e la principessa ereditaria
Il re e la principessa ereditaria 

Chiamato a commentare quel passaggio storico durante un'intervista rilasciata a inizio anno giubilare, re Carlo XVI Gustavo ha rischiato di rovinarsi la festa consegnando ai microfoni un commento che è stato letto come un voto di sfiducia nei confronti di sua figlia, la principessa ereditaria Vittoria. «Mio figlio è nato e poi, all’improvviso, è cambiato tutto e lui ha perso questo diritto. È stata una cosa abbastanza strana. E penso sia stata ingiusta. Le leggi che funzionano retroattivamente sono complicate. Sembra pazzesco. Lo penso ancora», ha detto Carlo Gustavo. Il figlio allora aveva solo 9 mesi, quindi di certo non era lui, quello deluso dalla decisione. Il Palazzo si è affrettato a ritrattare le affermazioni sessiste del re diramando una nota ufficiale per chiarire l'incomprensione: «Mi addolora profondamente quando leggo commenti che suggeriscono che non apprezzo mia figlia, la principessa ereditaria Victoria, come erede al trono della Svezia. La successione al trono aperta alle donne è una cosa ovvia per me. La principessa ereditaria è il mio successore. È una risorsa straordinaria per me, la mia famiglia e il mio paese. Sono orgoglioso di lei e del suo instancabile lavoro per la Svezia».

Che il re lo voglia o no, il futuro della monarchia svedese è donna. Victoria sarà la prima regina di Svezia dai tempi di Ulrica Eleonora (che regnò solo due anni dal 1718 al 1720 prima di abdicare a favore del marito) e dopo di lei regnerà sua figlia, la principessa Estelle, che oggi ha 11 anni.

 

Un re cocciuto (come sua figlia)

Carlo XVI Gustavo è stato infine anche il primo re di Svezia a fare di una donna borghese la sua regina consorte. Silvia Sommerlath aveva 28 anni e lavorava come hostess alle Olimpiadi del 1976 a Innsbruck, in Austria, quando il principe svedese si innamorò a prima vista di lei. Nata in Germania, figlia di madre brasiliana discendente del re Alfonso III del Portogallo, e di padre tedesco, l’uomo d’affari Walther Sommerlath, aveva studiato alla Scuola interpreti di Monaco e trovato impiego al consolato argentino. Parlava sei lingue: tedesco, portoghese, inglese, svedese, francese e spagnolo, per cui era entrata con facilità nella squadra organizzativa dei Giochi olimpici d’inverno per il suo Paese. "Un giorno, mentre eravamo seduti nello Stadio Olimpico − ha raccontato nel corso di un'intervista − ho avuto la percezione che qualcuno alle mie spalle mi stesse osservando». Era il principe ereditario svedese, allora noto come “party prinz”, principe dei party, perché particolarmente mondano. «Mi stava guardando con un binocolo, pur essendo a solo un metro e mezzo di distanza da me!».
Un anno dopo - il fatidico 15 settembre 1973 - Carlo Gustavo diviene re di Svezia alla morte di suo nonno, il re Gustavo VI Adolfo (il padre era morto in un incidente aereo, facendo di lui principe ereditario a soli 4 anni), e un anno dopo riesce a sposare Silvia: il matrimonio viene celebrato il 19 giugno 1976. "Ecco la regina, regnerà con me. Amatela, è lei che ho scelto come moglie", dice il re al popolo svedese.

La famiglia reale svedese: al centro il re e la regina. Da sinistra, il principe Daniel marito della principessa ereditaria Vittoria (accanto a lui, in bianco) e i figli della coppia Estelle e Oscar. Da destra, la principessa Madeleine e il marito Christopher O'Neill (non ha voluto titolo nobiliari, lui), e il principe Carl Philip con la moglie, la principessa Sofia. Mancano i figli delle due coppie perché non hanno più il trattamento di Altezza Reale e non rivestono ruoli ufficiali nella monarchia svedese
La famiglia reale svedese: al centro il re e la regina. Da sinistra, il principe Daniel marito della principessa ereditaria Vittoria (accanto a lui, in bianco) e i figli della coppia Estelle e Oscar. Da destra, la principessa Madeleine e il marito Christopher O'Neill (non ha voluto titolo nobiliari, lui), e il principe Carl Philip con la moglie, la principessa Sofia. Mancano i figli delle due coppie perché non hanno più il trattamento di Altezza Reale e non rivestono ruoli ufficiali nella monarchia svedese 

Quella di Carlo XVI Gustavo è stata una scelta d'amore, eppure non ha saputo accogliere con generosità quella di sua figlia, la principessa Vittoria, che come lui si è innamorata di una persona senza sangue blu e si è impuntata per sposarla. Vittoria usciva da un periodo buio di depressione e problemi alimentari, per via delle fallite nozze con il suo ex, quando ha conosciuto un personal trainer, Daniel Westling, e ha deciso di sposarlo. Il re all'inizio si è opposto alle nozze, salvo poi ricredersi quando la figlia ha minacciato di lasciare il suo posto nella famiglia reale e cedere ogni diritto di successione al fratello Carl Philip.

Scandali a corte

Come tutti i sovrani d'Europa, anche Carlo XVI Gustavo negli anni ha avuto le sue gatte da pelare.
Il primo scandalo a Corte è in realtà proprio legato a lui: i guai del re iniziano a novembre del 2010 con l'arrivo nelle librerie svedesi di una biografia non autorizzata: Carl XVI Gustaf – Den motvillige monarken (Carlo Gustavo, il re riluttante) in cui si legge che subito dopo aver conosciuto, nel 1972, l'attuale regina Silvia, il re cominciò a organizzare «festini selvaggi». Le feste a luci rosse sarebbero durate almeno per due decenni e avrebbero avuto come protagonisti il re, un gruppo di amici e decine di giovani modelle e attrici poco più che ventenni. Il libro svelava anche un altro segreto: il re avrebbe avuto un'amante per anni. Si tratta di Camilla (un nome, un destino) Henemark, ex modella e cantante. Ma la vera bomba è scoppiata quando la stampa ha scoperto che un intimo amico del re avrebbe offerto cinque milioni di euro al proprietario del locale in cui si tenevano i festini, Mille Markovic detto il gangster, per avere foto e negativi che ritraevano il re in pose imbarazzanti.
Poche settimane dopo, la stampa si scaglia contro la regina Silvia che ammette quel che andava negando da anni: suo padre era un nazista. In una nota rilasciata dal palazzo reale, la regina ha ammesso che Walter Sommerlath è stato un membro attivo del Partito Nazista sin dal 1934 e si è arricchito durante la Seconda Guerra Mondiale con una fabbrica di armamenti sottratta a una famiglia ebraica, non con una di giocattoli ed asciugacapelli come aveva sempre dichiarato. La regina ha aggiunto di essere venuta a conoscenza della verità “soltanto in età adulta”.
Poi, sono arrivati i problemi della figlia. La principessa Vittoria ha a lungo sofferto di problemi alimentari (anoressia nervosa, diagnosticata nel 1996): "Sono sempre stata consapevole. All’epoca la mia angoscia era enorme. Ho odiato quella che sembravo, quella che ero. Io, Vittoria, non esistevo. Sembrava che tutto nella mia vita e intorno a me fosse controllato e spiato dagli altri. Mi sentivo come un treno lanciato a grande velocità verso il vuoto. L’unica cosa sulla quale sapevo di poter esercitare il controllo era il cibo che ingerivo". La stampa ha avuto un ruolo in tutto questo: la principessa primogenita di Carlo XVI Gustavo e Silvia era sempre sotto i riflettori e la stampa non ci si faceva scrupolo a sottolinearne la magrezza, o quei chili in più presi in poco tempo, senza sapere quanta sofferenza ci fosse, dietro l’altalena del suo peso. Nel tempo la principessa ha superato i suoi problemi e con coraggio ha deciso di condividere la sua storia perché fosse di esempio per ragazze come lei.
Infine, ad avvelenare gli ultimi due anni di regno del re sono stati rumors in merito a un'ipotetica crisi coniugale tra sua figlia Vittoria e il marito. La loro è una delle coppie più popolari in Europa, ma all'inizio del 2022 iniziano a girare voci di tradimento e si dice che i due stiano attraversando una crisi insanabile; il 22 febbraio la smentita arriva con un comunicato ufficiale: «Smentiamo le chiacchiere devastanti per la nostra vita privata. Ci riferiamo a voci di un tradimento e di divorzio imminente. Non siamo abituati a commentare questo genere di pettegolezzi. Ma allo scopo di proteggere la nostra famiglia, facciamo chiarezza una volta per tutte: sono totalmente infondate». Una presa di posizione voluta per tutelare i figli Estelle, 10 anni, e Oscar, 6. 

Otto curiosità sul re Carlo XVI Gustavo

1) La sua trisnonna è la regina Vittoria, in comune con Elisabetta II. Quindi la sua famiglia è legata - seppure alla lontana - con la royal family britannica.
2) Il re è dislessico e lo sono anche i suoi figli.
3) Tra i suoi compiti c'è quello di assegnare personalmente ogni anno il Premio Nobel durante una cerimonia a Stoccolma.
4) Non si è laureato, ma ha ricevuto delle lauree honoris causa dall'Università svedese per le scienze agricolturali, al Regio Istituto di Tecnologia, dalla Scuola Economica di Stoccolma e dall'Università Åbo Akademi della Finlandia.
5) Come il "collega" Carlo III del regno Unito, è un ambientalista ante litteram: già nel 1972 ha partecipato alla prima conferenza ambientale delle Nazioni Unite, che si è tenuta proprio a Stoccolma.
6) Un re pescatore. Ha ereditato una casetta di pescatori a Forsavan, Västerbotten, da suo nonno, e lì da sempre tiene un registro di tutti i pesci catturati, dati che vengono utilizzati in un progetto di ricerca sulla pesca sostenibile.
7) Il re è anche uno scout. Consigliere onorario della Fondazione mondiale scout, prende parte a molte attività dell'associazione scout svedese (Svenska Scoutrådet).
8) Colleziona macchine di lusso, in particolare Porsche. La sua auto più famosa però è una Volvo PV 60 del 1946 che ha ricevuto in regalo per il suo cinquantesimo compleanno, a bordo della quale partecipa all'annuale King's Vintage Rally a Öland.

Come si festeggia il Giubileo d'Oro in Svezia

A Stoccolma la giornata del 15 settembre inizia con un Te Deum cui prendono parte tutti i membri della famiglia reale e gli ospiti presso la Cappella Reale del Palazzo. A seguire, il re sovrintenderà al Cambio della Guardia nel cortile esterno e si affaccerà con i parenti al balcone per salutare la folla prima di cambiarsi e affrontare il banchetto reale nel Rikssalen, cui sono invitate centinaia di persone tra nobili, teste coronate e politici. Il 16 settembre è previsto invece un giro in carrozza della coppia reale nelle strade della capitale svedese. Il re raggiunge questo importante traguardo forte del consenso popolare, visto che secondo un recente sondaggio del quotidiano Dagens Nyheter e dell’istituto Ipsos, il 62% degli intervistati afferma di sostenere la monarchia, un tasso costante da 20 anni.
Chi ci sarà, alla grande festa? Nella lista degli invitati al Giubileo figurano la regina Margrethe II di Danimarca, accompagnata dal principe ereditario Frederik e dalla principessa ereditaria Mary, e Anna Maria di Grecia, sorella minore di Margrethe, mentre la principessa Benedikte resterà nel Paese per assicurare la reggenza in assenza del sovrano e della coppia di principi ereditari. Dalla Norvegia arriveranno re Harald V e la regina Sonia accompagnati dai principi ereditari Haakon e Mette-Marit.
Non è noto sapere se anche il principe William e la principessa Kate ci saranno, in rappresentanza del re Carlo III e del Regno Unito.

 

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