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Senato, commissione Bilancio, il Pd accusa: "Salta il taglio delle accise promesso da Salvini"

A denunciarlo è il vicepresidente della Commissione a Palazzo Madama che se la prende anche con Leu: "Non c'era e ha impedito di mandare sotto i gialloverdi". Il leader della Lega aveva detto: "Con me una tassa di 80 anni fa non esisterà più"
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ROMA - Sul taglio delle accise sulla benzina promesso da Salvini in campagna elettorale è scontro tra maggioranza e opposizione, e anche tra Pd e Leu. Il caso nasce in commissione Bilancio: discutendo il decreto legge sulla fatturazione elettronica (che prevede anche un aumento dell'Iva), il vicepresidente della Commissione, il senatore dem Mauro Marino, aveva proposto un emendamento per tagliare le accise. "Ma la proposta - ha spiegato Marino - non è stata accolta dalla maggioranza il cui rappresentante, il sottosegretario grillino all’Economia e Finanze, Alessio Villarosa, non ha avuto il coraggio di dire di no, visto che era stato un cavallo di battaglia del leader della Lega. Villarosa ha tergiversato giustificandosi con la scusa che il Governo non è in grado di quantificare l'importo del provvedimento". L'emendamento avrebbe potuto passare comunque, è il secondo j'accuse di Marino, se fosse stata presente una parte dell'opposizione (Leu), che avrebbe consentito di mandare sotto la maggioranza.

Subito dopo il tema è stato affrontato nell'Aula del Senato che con 159 sì, 51 no e 68 astenuti ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto che proroga il termine di entrata in vigore degli obblighi di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante. Ora il provvedimento passa alla Camera.

• LA PROMESSA DI SALVINI: "UNA TASSA DI 80 ANNI FA CON ME NON ESISTERÁ PIÚ
In campagna elettorale il taglio delle accise era stato un cavallo di battaglia di Matteo Salvini che aveva definito la riduzione del costo della benzina un "impegno concreto, realizzabile, fattibile". "Lo sapete quante tasse si porta via lo Stato italiano per ogni litro di benzina?" chiedeva il leader della Lega rivolto ai suoi elettori. "Più della metà - erta la sua risposta - cosa faccio se vinco le elezioni? Faccio giustizia e taglio: una accisa si paga per la guerra in Etiopia, una per la crisi di Suez, un'altra per il disastro del Vajont, una per l'alluvione di Firenze, altre per i terremoti del 1968, del Friuli, dell'Irpinia, e poi accise dal Libano ai trasporti".

La promessa di Salvini di tagliare le accise

"Non possiamo avere la benzina più cara d’Europa - continua - tagliare. Riduciamo la tassa più alta della Ue". "Con la Lega - concludeva - il Paese sarà più semplice, ci saranno meno burocrazia e meno assurdità. Una tassa di 80 anni fa con me non esisterà più". Queste le promesse di Salvini. Dalle promesse ai fatti c'è di mezzo, però, la commissione Bilancio del Senato. 

• LA DENUNCIA DI MARINO SU TWITTER
"La maggioranza che non c'è impedisce di togliere una parte di accise su benzina, come aveva promesso Matteo Salvini. Si vota e la maggioranza non finisce sotto perché manca Leu, che dovrebbe fare opposizione a loro e non a noi...", scrive su Twitter il senatore del Pd Mauro Marino, vicepresidente della Commissione bilancio a Palazzo Madama.
• LA REPLICA DI LEU: "ERRANI ERA IN COMMISSIONE SANITÁ
"Le critiche contro Leu di Marino sono infondate e pretestuose - replica la senatrice di Loredana de Petris, presidente del gruppo Misto - il senatore Vasco Errani era assente al momento del voto sulle accise non perchè distratto o occupato in qualche giro di conferenze ma perchè impegnato in commissione Sanità". "In ogni caso - aggiunge - ci vuole davvero una immensa faccia tosta per criticare Leu dopo che il Pd fatto accordi di ogni tipo con tutti per strappare qualche poltrona, anche a costo di assegnare la Vigilanza Rai a un uomo Mediaset".

M5S: "IN COMMISSIONE BILANCIO MAGGIORANZA COMPATTA"
Ecco la versione del M5s. "Il tweet di Marino - spiega il senatore Mario Turco, capogruppo del movimento in commissione Bilancio - non corrisponde a quanto realmente accaduto. Durante la riunione, infatti, la maggioranza è risultata compatta nell'approvare il provvedimento in esame: oggetto di discussione non era l'eliminazione delle accise sulla benzina, ma la semplice proroga dell'adempimento fiscale relativo alla fatturazione elettronica. L'opposizione ha presentato emendamenti privi della relazione tecnica della Ragioneria dello Stato, in contrasto con quanto previsto dal regolamento. Motivo per cui non si è entrati nel merito di quanto proposto. La questione sulle accise sarà invece oggetto di discussione con un altro, specifico provvedimento".
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