Politica

Rai, accordo Lega-M5s: Salini ad e Foa presidente. Salvini: "È solo l'inizio". Pd: "Lottizzazione selvaggia"

Marcello Foa e Fabrizio Salini (ansa)
Proteste per le nomine ai vertici della tv di Stato. Usigrai: "Governo vìola legge su nome presidente, tocca al Cda". Senatori dem: "Foa sovranista, offende su Facebook il presidente Mattarella. Lottizzazione selvaggia". Paolo Gentiloni ironizza: "Usciremo dall'Eurovisione?". Ma Di Maio difende: "Rivoluzione culturale per liberarci di parassiti e raccomandati"
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ROMA - Trovato l'accordo sui nuovi vertici della Rai: Fabrizio Salini amministratore delegato e Marcello Foa sarà il nuovo presidente di viale Mazzini. "Con Salini e Foa garantiamo il rilancio della principale industria culturale del Paese", scrive il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Sono molto soddisfatto, ci sarà spazio per tutte le voci, finalmente. Siamo solo all'inizio" commenta il vice premier leghista Matteo Salvini. Ma Usigrai e opposizioni di sinistra protestano.

Siamo di fronte a una palese violazione della legge: il governo non ha alcun titolo per indicare il presidente" denuncia l'esecutivo Usigrai riferendosi all'indicazione dell'esecutivo a favore di Marcello Foa al vertice del servizio pubblico.
Il Pd denuncia, attraverso il segretario Maurizio Martina, che "va in onda la spartizione tra Lega e Cinque Stelle. La legge prevede maggioranza 2/3 per il presidente di garanzia: per le poltrone calpestano anche le regole". Per cui annuncia: "Pronti a opposizione durissima". Ad aizzare le reazioni dem anche un post in cui, lo scorso 27 maggio, il neo presidente Rai esprimeva "disgusto" per le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito all'Unione europea. Ma viene ricordato anche come Foa abbia più volte ribadito posizioni sovraniste e anti-euro.

"Amico sovranista di Salvini - attaccano sul loro account Twitter i senatori Pd - offende su Facebook il presidente Mattarella come un troll di bassa lega, nella spartizione delle poltrone tra M5S e Lega vince la nomina a presidente della Rai. Non c'è che dire, il cambiamento, in peggio, è servito. Noi voteremo no".


Paolo Gentiloni, ex premier, sceglie l'ironia: "Un sovranista indicato per la presidenza Rai. Usciremo dall'Eurovisione?".

"I suoi pronunciamenti via social - rincara la dose il deputato dem Emanuele Fiano - sono una vergogna per chi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini nella maggiore impresa culturale del Paese, e invece sono zeppi di offese al Presidente della Repubblica e di volgari accuse alle attuali forze di opposizione". "Mai nella nostra storia repubblicana - aggiunge - le forze di governo avevano osato un tale attacco al pluralismo dell'informazione pubblica con la scelta di un Presidente come Foa, che sicuramente non ha un profilo di garanzia. E questa è la parte politica. Sempre che non ci siano gli estremi per il reato di vilipendio al Presidente della Repubblica".

• FOA RINGRAZIA SU TWITTER: "MIO MAESTRO MONTANELLI"
Foa ringrazia chi l'ha nominato in un video twittato in serata. "Il mio - dice - sarà un impegno sincero sull’onda del mio maestro Indro Montanelli al cui giornalismo mi sono sempre ispirato, fatto di onestà intellettuale, di capacità di riconoscere i propri errori, autenticamente pluralista al servizio dei cittadini. Come presidente della Rai farò di tutto per esser alla vostra altezza e per aiutare la Rai a tornare a essere un esempio per tutti citato e apprezzato nel mondo".

• I 5 STELLE ESULTANO, DI BATTISTA: "MI SEMBRA UN SOGNO"
"Mi sembra un sogno: Foa è un uomo con la schiena dritta, un giornalista mai servo che si è battuto con coraggio contro le fake news", esulta il laeder grillino Alessandro Di Battista. "Due nomi all'altezza di questa grande sfida che è quella di avviare una rivoluzione culturale e di liberarci dei raccomandati e dei parassiti che ci sono nella Rai", ha detto Lugi Di Maio.

Si completa così, con le nomine governative, il consiglio d'amministrazione della Rai. Ne fanno parte, oltre ai neonominati presidente e ad, i quattro consiglieri eletti dal Parlamento che sono Igor De Biasio, espresso dalla Lega, Rita Borioni, indicata dal Pd, Beatrice Coletti, candidata da M5S dopo essere stata la più votata sulla piattaforma Rousseau, Gianpaolo Rossi, designato da Forza Italia. Il settimo consigliere, per la prima volta votato dai dipendenti Rai, è il tecnico di produzione Riccardo Laganà, 43 anni, fondatore di IndigneRai.

• I POST DI FOA CONTRO MATTARELLA
Il 27 maggio Foa twittava: "Il senso del discorso di : io rispondo agli operatori economici e all’Unione europea, non ai cittadini. Ma nella Costituzione non c’è scritto. Disgusto".
E poi, il giorno dopo: "Per Lega e 5 stelle non possono governare perché le loro idee sull’Europa sono inammissibili. E allora vada fino in fondo: abbia il coraggio di mettere fuorilegge i due partiti, li estrometta dal Parlamento. E proclami la dittatura. Non sarebbe più semplice?".
Mercoledì 1 agosto alle 8.30 la commissione parlamentare di Vigilanza che dovrà esprimere il suo parere vincolante a maggioranza di due terzi sul nuovo presidente Rai. In numeri servono 26 voti, ma Lega e M5S ne hanno "solo" 21, da qui l'esigenza di ottenere i consensi di Forza Italia o del Pd.
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