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Rai, Pd: "Faremo di tutto per impedire la presidenza Foa". Dem e Leu si appellano a Fi. Gelmini: "Per ora il nostro voto è no"

Marcello Foa (ansa)
Decisiva a questo punto è la posizione del partito di Berlusconi. Solo con l'appoggio degli azzurri il giornalista sovranista e filo-Putin potrebbe essere eletto dalla commissione di Vigilanza. Lui intanto dice: "Voglio riportare la Rai al vecchio splendore". Di Maio: "Sovranità è una bella parola"
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ROMA. Impedire l'elezione di Marcello Foa a presidente della Rai. Il candidato voluto fortemente da Matteo Salvini è diventato l'obiettivo polemico di Pd e Leu per via delle sue posizioni sovraniste, anti-euro, filo-Putin e per gli attacchi rivolti sui social, nelle scorse settimane, a Sergio Mattarella (a partire da quella parola - "disgusto" - con cui ha commentato un discorso del capo dello Stato). Dal Partito democratico fin dalle prime ore della mattinata parte il pressing. Mentre Forza Italia riflette ma sembra propendere per un voto negativo.


Dal fronte dem interviene innanzitutto Davide Faraone, che è membro della commissione parlamentare di Vigilanza: "Se Salvini e Di Maio pensano di occupare la Rai , che è degli italiani e non loro,  noi siamo già qui e glielo impediremo. Il primo agosto in vigilanza  Rai ci aspetta una bella battaglia. Marcello Foa non merita alcuna fiducia, non sarà il nostro presidente".

Poi scende in campo il numero uno dei senatori dem, Andrea Marcucci. "Ci opporremo in tutti i modi all'elezione di Marcello Foa a presidente della rai. Ci appelliamo a tutte le forze di opposizione affinchè impediscano che un amico di Putin, un giornalista-editore che ha fatto campagne contro i vaccini, diffuso fake news, ingiuriato il capo dello stato, possa presiedere il servizio pubblico. Come ha detto il collega Faraone, il 1 agosto daremo battaglia".
C'è un chiaro riferimento - nel tweet di Marcucci - agli altri partiti di opposizione perché a questo punto diventa decisiva la posizione di Forza Italia. Solo con il voto degli azzurri la candidatura di Foa potrà passare in commissione di vigilanza la prossima settimana. Servono infatti i due terzi dei consensi, per l'elezione: 27 voti su 40 e la differenza la fanno proprio i 7 consiglieri azzurri.

E ancora più esplicito, nell'invito al partito di Berlusconi, è Federico Fornaro di Liberi e Uguali. "Forza Italia non voti in Commissione di Vigilanza Rai Marcello Foa presidente", scrive in una nota il capogruppo di Leu alla Camera. La scelta di Foa è stata solo notificata da Salvini agli azzurri, poco prima dell'annuncio ufficiale. Dunque resta da capire come il partito di Berlusconi vorrà ora reagire allo sgarbo. E a metà pomeriggio interviene la capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, con una nota in cui dice: "La maggioranza, prima di proporre un suo nome per la presidenza della Rai, avrebbe dovuto avviare un'istruttoria tra i gruppi parlamentari presenti in commissione di vigilanza rai e solo dopo esprimere un candidato di sintesi, in grado di avere il voto dei 2/3 dei componenti, necessari per concludere l'iter. Proponendo Foa al buio, il governo ha utilizzato un metodo sbagliato. Forza italia farà un'attenta riflessione, ma al momento il nostro voto è 'no'". E annuncia un "dialogo con tutte le altre forze politiche per individuare una figura terza, di garanzia".

Marcello Foa intanto prova a difendersi: "Ho sempre ammesso di essere soprattutto un giornalista, di avere questa meravigliosa professione nel sangue, e d'ora in poi questa mia passione verrà esercitata ancora di più, ma per permettere ai colleghi della Rai di lavorare nel migliore dei modi", dice in un'intervista che il Corriere del Ticino - del cui gruppo è l'attuale ad - ha pubblicato oggi. E sostiene: "L'obiettivo è rinnovare l'azienda e riportarla al vecchio splendore". In soccorso di Foa interviene anche Luigi Di Maio, con un post su Facebook: "Foa è un giornalisto libero e sovranità è una bella parola", scrive. 

 
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