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Aggressione a Osakue, il Pd: "Chi nega il razzismo è complice". Salvini: "Emergenza? Sciocchezze". 5Stelle divisi

Daisy Osakue 
L'opposizione chiede al ministro di riferire in aula. Di Maio: "Non strumentalizzare il tema contro il governo". Ma nel Movimento si levano voci critiche. Il sottosegretario Fioramonti: "Chi ha incarichi, pesi le parole". Zaia si smarca dal leader leghista: "Colpita solo per il colore della pelle". Conte chiama l'atleta azzurra: "Condanniamo sempre questi atti ma no alla psicosi razzista". Preoccupazione da Unhcr, Anm, comunità ebraica e Cgil
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ROMA. Una escalation. L'aggressione a Daisy Osakue, campionessa azzurra di origine nigeriana, fa scattare l'allarme razzismo. E una reazione dal mondo della politica, dopo giorni in cui cittadini immigrati sono diventati bersaglio di attacchi, da nord a sud del Paese. Attacchi spesso minimizzati,  circoscritti a episodi, a pura cronaca.


Mentre Salvini sosteneva: "L'unico allarme sono i reati degli immigrati". Oggi il ministro dell'Interno insiste: "Emergenza razzismo in Italia? Non
diciamo sciocchezze. Ogni aggressione va punita e condannata, ma di certo l'immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato".
Il Pd si schiera compatto proponendo con il suo segretario, Maurizio Martina, una manifestazione di piazza contro il razzismo. Mentre dai 5 Stelle arrivano reazioni diverse. E qualche presa di distanza rispetto a Salvini. E in serata da Washington - dove ha incontrato Trump - il presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiama l'atleta azzurra: "Il governo condannerà sempre violenze razziste. È un episodio inqualificabile. Le ho augurato di poter prendere subito gli allenamenti". Poi difende Salvini: "Non è razzista". E afferma: "Lei stessa ha riferito che non sembrerebbe esserci matrice razzista. No alla psicosi".

Il Pd: presidio in piazza e manifestazione a settembre
Martedi 31 luglio dalle 18 in piazza San Silvestro a Roma si terrà un presidio del Pd contro il razzismo. "Sono inaccettabili e scandalose le dichiarazioni del ministro Salvini", dice il segretario Maurizio Martina. Questa spirale razzista è spesso alimentata da dichiarazioni e posizioni politiche che loro enfatizzano. Chi nega questa spirale se ne rende complice". E poi lancia una grande un'iniziativa di piazza per settembre: "La manifestazione - ha detto - servirà per dire forte e chiaro che l'Italia non cede al ricatto di questa clima di razzismo e odio". A denunciare l'aggressione sono stati proprio i Giovani democratici del Piemonte, cui Daisy Osakue è iscritta. Ma tutto il Pd è compatto nella reazione. "Gli attacchi contro persone di diverso colore della pelle sono una emergenza. Ormai è un'evidenza, che nessuno può negare, specie se siede al governo. Italia, torniamo umani", dice Matteo Renzi. "Non voglio vergognarmi del mio Paese", twitta Paolo Gentiloni.


Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, si rivolge direttamente a Salvini: "Deve spiegare come intende contrastare questi fenomeni, legati a una propaganda di stampo razzistico il cui linguaggio viene usato nella propaganda politica da molti seguaci del suo partito". Il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci:  "Aspettiamo che un ministro si degni di venire in aula a riferire. Siamo vicini al punto di rottura". Federico Fornaro, presidente dei deputati di Leu: "Salvini alimenta questo clima di intolleranza e di razzismo strisciante. Nel silenzio assordante del premier Conte". E si schiera anche Forza Italia. Per il partito di Berlusconi parla la vicepresidente della Camera Mara Carfagna: "Dobbiamo avere il coraggio di chiamare razzismo ciò che evidentemente lo è. Le istituzioni fermino questa deriva razzista".

Imbarazzo nei 5Stelle
I toni nel Movimento non sono univoci. Il primo a intervenire è il presidente della Camera, Roberto Fico. "Il razzismo va sempre combattuto, in ogni caso, senza esitare mai un solo secondo". Ma nega una escalation del fenomeno. "L'Italia non è un Paese xenofobo", dice. Poi però, parlando di Libia, dice che "non è un Paese sicuro e i migranti non possono essere lasciati lì". Esattamente l'opposto di quel che sostiene Salvini. Il vicepremier, Luigi Di Maio, difende a spada tratta l'esecutivo: "Se si usano questi episodi per andare contro il governo non si sta affrontando il problema del razzismo". Ma tra i 5Stelle ci sono voci diverse: "Chi ricopre incarichi istituzionali deve pesare parole, perchè creano effetto sdoganamento e imitazione", twitta Lorenzo Fioramonti, sottosegretario all'istruzione.
Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, avverte: "Non soffiare sul fuoco con slogan e spauracchi". E il senatore M5S, Matteo Montero, scrive su Fb: "C'è una responsabilità politica in quello che sta accadendo, il continuo dipingere il diverso come la causa di ogni male, da parte di chi cavalca questi temi per avere qualche voto o vendere qualche copia in più, dà coraggio a questi razzisti ignoranti". Un altro esponente M5s, il senatore Alberto Airola prende le distanze dal ministro dell'Interno: "Tanti nemici, tanto onore è una frase che chi governa un paese non dovrebbe mai pronunciare".

Zaia e la presa di distanza da Salvini
Nel silenzio dei leghisti, allineati alla posizione di Salvini, spicca la dichiarazione del governatore del Veneto Luca Zaia. Che di fatto ammette la matrice razzista dell'attacco. "È stato colpito un immigrato regolare che peraltro corre per il nostro Paese e ha l'unica colpa di avere la pelle di colore diverso".

La preoccupazione in Italia e all'estero
L'allarme razzismo viene lanciato anche dall'Agenzia Onu per i rifugiati. "Non possiamo tollerare - dice Felipe Camargo, Rappresentante per il Sud Europa dell'Unhcr - questa escalation di violenza indiscriminata che mostra un'allarmante matrice razziale. Rivolgiamo un appello a tutte le componenti della società italiana affinché non smettano di sostenere i valori di civiltà, rispetto, eguaglianza, non discriminazione ed accoglienza". L'Anm, l'associazione nazionale magistrati, con il presidente Francesco Minisci parla di "grande preoccupazione" e dice "no alla giustizia privata". Susanna Camusso, leader della Cgil, condanna "l'insopportabile silenzio del governo". "Troppi casi di intolleranza e violenza che ci preoccupano", dice Ruth Dureghello, presidente della Comunita' Ebraica di Roma.







 
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