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Manovra, Salvini: "In autunno rivoluzione sulle tasse". Di Maio: "No strappi con Ue, ma avanti su flat tax e reddito di cittadinanza"

Matteo Salvini durante la festa della Lega a Cervia (ansa)
Il ministro dello Sviluppo prova a rassicurare i mercati e dice che non ci sarà l'aumento dell'Iva. Quello dell'Interno annuncia: "Voglio fare sul fisco quello che ho già fatto sui migranti". Allarme delle opposizioni per la tenuta dei conti. Confcommercio: "No a uno scambio tra tasse dirette e indirette"
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ROMA. Per l'Italia sarà un'estate di tensione sui mercati, con le fibrillazioni sullo spread che si sono già manifestate. E le voci che si rincorrono sulla manovra, con i dissidi interni al governo e alla maggioranza, di certo non aiutano. Dopo il consiglio di gabinetto di ieri sulle linee guida della futura legge di Stabilità, il ministro dello Sviluppo e vicepremier, Luigi Di Maio, è costretto a precisare: "Non c'è bisogno di nessuno strappo con l'Unione europea ma di un dialogo decisivo e sincero per riuscire ad ottenere delle cose". Poi però insiste sulla realizzazione di entrambi gli obiettivi chiave delle campagne elettorali di 5Stelle e Lega, cioè reddito di cittadinanza e flat tax. "Il nostro obiettivo è farle insieme nella legge di bilancio e porteremo avanti tutte le politiche di dialogo sia con l'Unione europea sia tutte le politiche di spending review e di riorganizzazione della spesa pubblica". Quanto all'ipotesi di un aumento selettivo dell'Iva, risponde bollandola come una "fake news". Ed ecco che in serata arrivano le parole ambiziose di Matteo Salvini che - dalla Festa della Lega in Romagna - annuncia: "In autunno voglio una rivoluzione sulle tasse, la stessa che sto facendo ora sui migranti". Insomma, sempre più difficile per il ministro dell'Economia Giovanni Tria tenere salda la diga sui conti pubblici.


Sull'ipotesi di un aumento dell'Iva "finalizzato all'avvio del primo modulo della flat tax" già insorge Confcommercio che ribadisce la sua ferma contrarietà ad ogni ipotesi di scambio tra aumento delle imposte indirette e riduzione delle imposte dirette. Il governo è al lavoro su diversi fronti in vista della legge di bilancio che - tenendo insieme sterilizzazione dell'Iva, spese inderogabili, aumento dei tassi di interesse e effetto della congiuntura - già supera i 22 miliardi. Il problema è come finanziare tutte le promesse. La Lega punta molto sulla 'pace fiscale'. Il governo inoltre starebbe lavorando ad una legge per la semplificazione del fisco e della burocrazia, magari da collegare proprio alla Finanziaria. Il 27 settembre dovrà presentare la nota di aggiornamento al Def e il quadro programmatico in cui indicare gli indirizzi di politica economica.


Le opposizioni in Parlamento sono già sul piede di guerra. Ed è sempre più gelo tra la Lega e Forza Italia. Gli azzurri accusano il partito di via Bellerio di non voler realizzare la flat tax come concepita nel programma del centrodestra. "Agli amici della Lega lo diciamo chiaramente sin da ora, in vista dell'autunno caldo della legge di bilancio: la flat tax - osserva la capogruppo di FI al Senato, Annamaria Bernini -  è un progetto serio che abbiamo promesso in campagna elettorale a 40,8 milioni di contribuenti italiani e nessuno si deve permettere di trasformare un impegno serio di tutto il centrodestra in una proposta di riforma fiscale che niente altro è se non una farsa". E Silvia Fregolent, del Pd, parla di italiani già più poveri: "Le notizie di una fuga degli investitori stranieri dall'Italia sono molto preoccupanti: non vorremmo che il governo ci stesse portando nel baratro di una nuova crisi finanziaria e occupazionale". E aggiunge: "Tutto questo, unito a uno spread già a livelli di guardia, significa che il governo ha ottenuto un risultato opposto a quello promesso: meno investimenti e quindi meno posti di lavoro, più soldi spesi in interessi sul debito invece che per i bisogni dei cittadini".

 Al Senato, intanto, sono circa 700 gli emendamenti al decreto Dignità. Ma i 5Stelle confermano che l'obiettivo è "approvare il testo martedì senza la fiducia".

 
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