ROMA. Parole destinate a provocare dibattito sul lavoro e sui giganti della Gig economy. Proprio mentre il Senato dava il via libera al decreto Dignità, Beppe Grillo ha pubblicato sul blog - con il titolo "Sulla pelle dei nostri giovani non si lucra più" - un post su Foodora: "Foodora ha deciso di lasciare l'Italia, venderà il marchio a qualcun altro. Una foresta di gufi si è assiepata per invocare il dio del "turbocapitalismo" contro le 'dissennate politiche del ministro Di Maio'".
Grillo prova, a modo suo, a difendere il vicepremier e ministro dello Sviluppo: "L'equazione dei gufi è semplice, sempre la stessa: permettere lo sfruttamento in Italia significa maggiore occupazione e incremento della produzione. Sfruttare le persone sarebbe la strada maestra per far andare meglio le cose, ma per chi?". E rivendica: "Io sono orgoglioso dell'operato di Di Maio, aver creato acque difficili a questi pizzicagnoli del lavoro meriterebbe un giorno di festa nazionale. Agli italiani non resta che scegliere fra due visioni chiaramente distinte e inconciliabili del futuro di questo paese: chi lo voleva svendere e chi sta cercando di restituirgli una dignità; spero che siano tanti i piranha che seguiranno i su menzionati Ciclosfruttatori; e basta sì, di loro. In alto i cuori!".
In realtà Di Maio nei giorni scorsi aveva accolto la notizia con altri toni: "Si sta cercando di dare al mio impegno per la dignità dei lavoratori la colpa del fatto che una delle piattaforme dei riders, Foodora, sta lasciando l'Italia. È vero che Foodora va via, ma qualcuno sa davvero il perchè? Vi do qualche informazione in più. Foodora lascia non solo l'Italia, ma anche la Francia, l'Australia e l'Olanda perchè, spiega l'azienda: 'il mercato è troppo difficile'. Quindi non per le tutele dei lavoratori che noi vogliamo aumentare".
Il post già scatena polemiche politiche. Va all'attacco Forza Italia: "Chiamare gufi gli oppositori non ha portato fortuna a Renzi e non poterà fortuna neppure a Beppe Grillo e compagni, perchè quando gli italiani si accorgeranno che dietro la propaganda dei Cinque stelle non ci sono né cambiamento né progresso ma soltanto povertà e disoccupazione allora assisteremo alla caduta verticale del consenso grillino così come è avvenuto anche per Renzi", dice la deputata azzurra Elvira Savino.
E +Europa, sulla sua pagina Facebook, scrive: "Senza fabbriche, non ci sono diritti da tutelare. E senza imprese, nemmeno. Foodora lascia l'italia e beppe grillo esulta: un tempo ci si batteva per migliorare le condizioni dei lavoratori, oggi qualcuno vuole illuderci che il problema sia l'esistenza stessa delle imprese".
Grillo prova, a modo suo, a difendere il vicepremier e ministro dello Sviluppo: "L'equazione dei gufi è semplice, sempre la stessa: permettere lo sfruttamento in Italia significa maggiore occupazione e incremento della produzione. Sfruttare le persone sarebbe la strada maestra per far andare meglio le cose, ma per chi?". E rivendica: "Io sono orgoglioso dell'operato di Di Maio, aver creato acque difficili a questi pizzicagnoli del lavoro meriterebbe un giorno di festa nazionale. Agli italiani non resta che scegliere fra due visioni chiaramente distinte e inconciliabili del futuro di questo paese: chi lo voleva svendere e chi sta cercando di restituirgli una dignità; spero che siano tanti i piranha che seguiranno i su menzionati Ciclosfruttatori; e basta sì, di loro. In alto i cuori!".
In realtà Di Maio nei giorni scorsi aveva accolto la notizia con altri toni: "Si sta cercando di dare al mio impegno per la dignità dei lavoratori la colpa del fatto che una delle piattaforme dei riders, Foodora, sta lasciando l'Italia. È vero che Foodora va via, ma qualcuno sa davvero il perchè? Vi do qualche informazione in più. Foodora lascia non solo l'Italia, ma anche la Francia, l'Australia e l'Olanda perchè, spiega l'azienda: 'il mercato è troppo difficile'. Quindi non per le tutele dei lavoratori che noi vogliamo aumentare".
Il post già scatena polemiche politiche. Va all'attacco Forza Italia: "Chiamare gufi gli oppositori non ha portato fortuna a Renzi e non poterà fortuna neppure a Beppe Grillo e compagni, perchè quando gli italiani si accorgeranno che dietro la propaganda dei Cinque stelle non ci sono né cambiamento né progresso ma soltanto povertà e disoccupazione allora assisteremo alla caduta verticale del consenso grillino così come è avvenuto anche per Renzi", dice la deputata azzurra Elvira Savino.
E +Europa, sulla sua pagina Facebook, scrive: "Senza fabbriche, non ci sono diritti da tutelare. E senza imprese, nemmeno. Foodora lascia l'italia e beppe grillo esulta: un tempo ci si batteva per migliorare le condizioni dei lavoratori, oggi qualcuno vuole illuderci che il problema sia l'esistenza stessa delle imprese".