Politica

Manovra, Salvini rassicura: "Rispetterà le regole. E le tasse caleranno". Ma l'intesa nel governo è lontana

Il vicepremier leghista Matteo Salvini (ansa)
Il ministro dell'Interno prova a sposare la linea della prudenza, anche per placare il nervosismo dei mercati: "Non posso pretendere per tutti l'aliquota del 15% già dal prossimo anno". In mattinata vertice della Lega sull'economia. Il Carroccio punterà su flat tax per gli autonomi e pace fiscale. Distanze dai 5Stelle. E servono coperture per 24 miliardi
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Sulla manovra Matteo Salvini si scopre prudente. Almeno per un giorno, sembra far tirare un sospiro di sollievo al ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Magari anche nel difficile tentativo di tranquillizzare i mercati, abbassa i toni nei confronti dell'Unione europea (ieri aveva parlato del parametro del 3 per cento da "sfiorare" senza sforare"). Dice che la legge di bilancio sarà "rispettosa di tutte le regole" e allo stesso tempo "farà pagare meno tasse agli italiani". Due obiettivi difficilmente conciliabili, in realtà.

Il criterio sposato sembra essere quello della gradualità: "Nella manovra non ci sarà tutto il contratto di governo, tutta la flat tax, tutto il reddito di cittadinanza o la cancellazione della legge Fornero: ci sarà l'avvio di quello che ci siamo impegnati a fare", dice Salvini. E più in dettaglio, sulla flat tax:  "Non posso pretendere che l'anno prossimo tutti paghino il 15% di tasse. Ma nella manovra ci sarà un primo passo e tanti italiani, tanti artigiani e tanti professionisti pagheranno meno tasse".

Oggi, assenti Conte e Di Maio, Salvini ha guidato il consiglio dei ministri. Domani avrà un incontro con lo stato maggiore leghista proprio sulle materie economiche. Ha chiesto a parlamentari, ministri e sottosegretari di preparare dei dossier. Probabilmente il Carroccio punterà a far partire subito la flat tax per gli autonomi e la pace fiscale.

La preoccupazione della Lega in queste ultime ore è legata alle fibrillazioni dei mercati, all'innalzamento dello spread. Da qui la decisione di evitare uno scontro con Bruxelles, tenendo comunque la barra dritta sul programma siglato con M5s. Ma le prossime ore saranno decisive e ricche di riunioni. Tra domani e dopodomani a incontrarsi saranno anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Mercoledì dovrebbe tenersi un vertice di maggioranza: sarà quella la prima occasione per cercare una sintesi con i 5 stelle sulla legge di bilancio. Ma gli obiettivi principali restano distanti: come da promesse della campagna elettorale, per il Movimento in testa ci sono reddito di cittadinanza e taglio delle pensioni d'oro. Per la Lega in pole restano flat tax e un intervento sulla legge Fornero.


Anche il vicepremier 5Stelle, Luigi Di Maio, interviene sulla manovra: "Il nostro obiettivo è tenere i conti in ordine ma anche pensare ai cittadini. Nel passato si pensava solo alle agenzie di rating e alle banche d'affari". E poi: "Il nostro reddito a regime può portare un punto percentuale di Pil all'anno". Insomma, gli alleati vanno ancora in ordine sparso. Mentre bisognerà trovare coperture per 24 miliardi.
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