Politica

Fondi Lega, Salvini: "Processi politici, vogliono fermarmi". Pd e Magistratura democratica: "È eversivo"

Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini (ansa)
Il ministro dell'Interno scatena la polemica contro le toghe. Conte lo appoggia: "Da legale, lo difenderei". Giorgetti non va alla festa dell'Unità e incontra i legali che preparano il ricorso in Cassazione, dopo la sentenza del Riesame
2 minuti di lettura
ROMA. Un terremoto politico. Matteo Salvini, a testa bassa, contro i magistrati. Prima attacca ancora la sentenza del tribunale del Riesame di Genova sul sequestro dei fondi: "È un processo politico senza precedenti. Anzi, sì, uno c'è: è successo qualcosa del genere in Turchia, quando a un partito fu sequestrato tutto il patrimonio prima ancora della condanna". I toni del ministro dell'Interno si fanno sempre più duri. Dopo aver ricevuto gli atti dalla procura di Palermo per il caso Diciotti - con l'accusa di sequestro di persona - il leader leghista si scatena in una diretta Facebook: "Mi viene il dubbio che qualcuno voglia fermare Salvini e la voglia di cambiamento degli italiani. Non ce la faranno". E scattano le reazioni e gli allarmi.

CONTE: DA LEGALE, LO DIFENDEREI
In soccorso di Salvini arriva anche il premier Giuseppe Conte che, all'evento "La Piazza" a Ceglie Messapica, afferma: "Immaginate un leader di un partito che da oggi in poi non può più disporre di un euro per poter svolgere attività politica. Non ha senso banalizzare il problema. Capisco lo scoramento di Salvini. Se non avessi fatto il premier mi sarei offerto per difendere la Lega, sarebbe stato stimolante e non lo dico per offendere i legali che se ne occupano".

PD E MAGISTRATURA DEMOCRATICA: "SALVINI EVERSIVO"
Il segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, definisce Salvini eversivo. "Le parole che il ministro dell'Interno continua a usare verso la magistratura sono gravissime ed eversive e sono contro lo Stato e la Costituzione su cui ha giurato. Nonostante la sua smania di potere, si ricordi che nessuno, nemmeno lui, è al di sopra della legge".

Magistratura democratica, la corrente di sinistra delle toghe, si mobilita: "L'accusa alla magistratura di intervenire per scopi politici e di agire per ribaltare le scelte compiute democraticamente dagli elettori ha una portata eversiva, e realizza una grave interferenza rispetto all'esercizio delle prerogative che alla giurisdizione spettano a tutela dei diritti e della legalità".



Matteo Renzi - tornato in scena stabilmente, ieri era alla festa nazionale Pd, oggi ospite di Agorà - dice : "Abbiamo un governo di ladri, perchè la Lega ha rubato i soldi degli italiani, e di bugiardi, perché Toninelli sta mentendo tutti i giorni agli italiani". E ancora: Salvini ha detto una cosa enorme, rispetto alla decisione del riesame di Genova ha detto 'ma gli italiani sono con noi'. Però una cosa sono i sondaggi, un'altra le sentenze. I 49 milioni si devono restituire".


GIORGETTI NON VA ALLA FESTA DELL'UNITA'  E VEDE I LEGALI
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti - che una settimana fa aveva detto "se ci condannano la Lega chiude" - oggi ha annullato la partecipazione al previsto faccia a faccia con il presidente dem, Matteo Orfini, alla festa dell'Unità di Ravenna per "sopraggiunti impegni". Più tardi, fonti del partito hanno attribuito la cancellazione a un post di Renzi che ieri, dopo l'intervento a Ravenna, aveva scritto su Fb: "Tremila persone che non mollano contro un governo di bugiardi come Toninelli e di ladri come i leghisti". Giorgetti, a Milano nella sede di via Bellerio, ha invece incontrato gli avvocati che seguono il caso "fondi". E che stanno preparando il ricorso in Cassazione.


LA FREDDEZZA DEI 5STELLE
Dai 5 Stelle non sono arrivate grandi manifestazioni di solidarietà alla Lega. Il mantra pentastellato è sempre lo stesso: la condanna si riferisce alla Lega di Bossi, in ogni caso le sentenze vanno rispettate. L'ha detto ieri Di Maio, lo ripete oggi Gianluigi Paragone, senatore del Movimento. "Se arriva la decisione di un giudice ti adegui come si adeguano i cittadini, non è che perché sei un politico o un segretario non ti devi adeguare. Detto questo, si possono fare valutazioni critiche rispetto alla decisione". D'altra parte sul tema della giustizia i rapporti M5S-Lega sono tesi in queste ore. Ieri Salvini era assente all'approvazione del disegno di legge anticorruzione. "Non ci possono essere 60 milioni di indagati", ha detto.

LE CONTROMOSSE LEGHISTE
Ora i leghisti studiano le contromosse. I legali presenteranno ricorso in Cassazione: gli avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari sono stati in via Bellerio, con Giorgetti, per prepararlo. Ma resta da capire se nascerà un nuovo contenitore politico e amministrativo per provare a evitare i sequestri. L'unica certezza - perché Salvini l'ha ripetuto decine di volte in questi giorni - è che la parola Lega resterà nel nome. Sull'ipotesi di un aiuto finanziario di Berlusconi, il ministro leghista Gian Marco Centinaio, risponde: "Piuttosto andiamo ai bordi delle strade a chiedere l'elemosina".
I commenti dei lettori