Politica

Vertice ad Arcore, Berlusconi e Salvini verso l'intesa su Rai, regionali e tv

Berlusconi saluta i partecipanti all'incontro di Arcore  (ansa)
Nel summit il leader leghista conquista un'apertura sul nome di Foa. Fi però vuole garanzie sul tetto per la pubblicità in tv e sulla flat tax. Nuovo vertice domani allargato a Meloni sulle prossime regionali. Tajani: "Cena positiva". Ma per Giorgetti restano differenze di vedute
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Passi avanti verso l'intesa. L'incontro di ieri sera ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini - con il match Milan-Cagliari come terreno comune - ha prodotto risultati innanzitutto sulla presidenza della Rai. Dopo la bocciatura, anche grazie ai voti di Forza Italia, del candidato di Matteo Salvini - Marcello Foa - ora gli azzurri sono orientati a un dietrofront. Se Salvini, come preannunciato, intendesse riproporlo al consiglio di amministrazione di Viale Mazzini, stavolta potrebbe arrivare un sì (la prossima riunione della Vigilanza è mercoledì).

Ma la discussione tra Salvini e Silvio Berlusconi non è arrivata a un'intesa definitiva sulle diverse questioni aperte, come testimoniano le parole dello stesso Giorgetti. "È stato un incontro, da quello che ho visto io, cordiale anche se a volte con momenti di non perfetta coincidenza di vedute. Però è opportuno che si discuta, ci si confronti"

Tutto è stato rinviato al vertice di centrodestra allargato a Fratelli d'Italia in programma quasi certamente domani. Salvini e Berlusconi, nel corso della riunione - cui hanno partecipato anche Giancarlo Giorgetti e Antonio Tajani - hanno telefonato alla presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni proprio per calendarizzare la riunione nei prossimi giorni.
Prima di allora le carte su Viale Mazzini potebbero rimanere ancora coperte.

Ufficialmente infatti nell'incontro di ieri sera non si sarebbe parlato di Rai. A dirlo è proprio Tajani. "Ieri è stata una cena positiva, non si è parlato di Rai, non sono stati fatti nomi, ma del futuro del centrodestra e del rapporto Lega-Fi", ha detto il vicepresidente di Forza Italia a Rtl 102.5. E tuttavia è stata proprio Meloni ad auspicare invece che il summit "possa essere stato risolutivo" almeno per quanto riguarda la presidenza della tv pubblica. In ogni caso secondo la leader di Fratelli d'Italia "la ripresa dei rapporti tra Berlusconi e Salvini dopo le tensioni sulla Rai è un'ottima notizia. Ora si deve fare un vertice di tutto il centrodestra, e già domani potrebbe essere la giornata buona".

Berlusconi, prima del via libera, vuole che il Carroccio chiarisca la sua posizione non solo in termini di alleanze per le amministrative - sembra rientrata la minaccia leghista di correre in solitudine, come prospettato in Abruzzo - ma anche riguardo alcuni punti ora all'esame del governo come la flat tax, le concessioni televisive, e il famoso tetto per la pubblicità in tv ormai bandiera del movimento cinque stelle, agitata dal sottosegretario all'Editoria Vito Crimi. Per Mediaset, sarebbe un colpo durissimo. In più Forza Italia vorrebbe anche che il governo non si facesse schiacciare sulle posizioni giustizialiste, care ai 5Stelle. L'aria di intesa sulla Rai irrita il Partito democratico, che insiste sull'illegittimità di un nuovo voto sul nome di Foa: "Grazie alla servile collaborazione del M5S", scrive sui social il capogruppo al Senato Andrea Marcucci, "Berlusconi può tornare garante della pax televisiva, con tanti saluti a Roberto Fico e all'esule Di Battista. Segnalo solo un piccolo problema: riproporre Marcello Foa alla presidenza Rai sarebbe un atto illegittimo, che il Pd contrasterebbe in ogni sede".
"Noi lavoriamo per un governo di centrodestra. Non sono compatibili flat tax e reddito cittadinanza" ha sostenuto Tajani, dicendosi poi convinto che il governo gialloverde è una allenza "contronatura" che "non durerà cinque anni, perchè si vedono contrasti tutti i giorni". L'insofferenza dei forzisti verso i 5Stelle si spinge fino a chiedere le dimissioni del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli per come ha condotto la vicenda del ponte Morandi: "A Genova la situazione è stata gestita in maniera pessima - ha detto Tajani - Toninelli dovrebbe dimettersi dopo i pasticci combinati".

Matteo Salvini però continua a praticare la politica dei due forni e se da una parte gli azzurri hanno strappato l'assicurazione che il centrodestra viene ancora considerato "una condizione necessaria", dall'altra fonti leghiste sottolineano che restano due piani distinti:
il governo con i 5Stelle, che Salvini dichiara di voler portare avanti fino alla fine della legislatura (lo ha ribadito anche nell'ospitata da Barbara D'Urso), e la coalizione per le elezioni amministrative. Ma proprio dai Cinquestelle - irritati per questo ritrovato feeling tra Berlusconi e Salvini - potrebbero arrivare ostacoli sulla via della pace tra Forza Italia e Lega.

Per il centrodestra invece un altro importate momento di verifica sarà la festa del movimento giovanile di Fratelli d'Italia, in programma il prossimo fine settimana. Ospite d'onore Steve Bannon, l'ex stratega di Donald Trump, al cui movimento (The movement) il partito potrebbe aderire proprio in quella occasione. Previsti poi gli interventi di Salvini, Martina e Fico


 
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