Politica

Pd, prova della piazza contro il governo. Martina: "Difendere l'Italia". Renzi: "Resistenza civile". Salvini: "Quattro gatti"

Manifestazione a Roma, a partire dalle 14. I dem raccolgono l'appello di Mattarella sulla manovra. E si preparano a mobilitare chi teme gli effetti delle nuove scelte economiche. Di Maio: "Avanti così e si estinguono". La sfida, per il partito, è anche superare le dure divisioni degli ultimi mesi
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"Per l'Italia che non ha paura". Il Partito democratico torna in piazza con questo slogan per "difendere il paese - dice il segretario Maurizio Martina - dal governo gialloverde che vuole rovinare il nostro futuro". Appuntamento alle 14 in piazza del Popolo a Roma. La manifestazione, che era nata nei giorni dello scontro più duro sulle politiche di Salvini in materia di immigrazione, ora proverà a mobilitare anche quella parte degli italiani che temono gli effetti della "manovra del popolo". Raccogliendo il monito del capo dello Stato sulla tenuta dei conti.


L'obiettivo, per usare le parole di Paolo Gentiloni, "è far vedere a tutti che un argine c'è". I big del partito hanno risposto positivamente all'appello del segretario. La sfida è anche dare una prova di unità dopo mesi di divisioni laceranti. In piazza ci saranno tutti. Torna a mettersi in gioco anche Matteo Renzi che chiama "alla resistenza civile" perché - dice - "tempo 12-18 mesi e subiremo conseguenze devastanti. Con questa manovra hanno consenso a breve, ma minano la credibilità dell'Italia che avevamo faticosamente riconquistato. La Borsa crolla, lo spread sale, l'Italia soffre. E questi festeggiano", insiste l'ex segretario.

Replica Matteo Salvini su Twitter: "Renzi invita gli italiani a una battaglia di #resistenza civile contro di me e contro il governo. Incredibile, il poltronaro amico dei banchieri non si è ancora rassegnato!". E poi lancia la provocazione. Parlando davanti a una folla ieri sera a Latina ha detto: "Quanti siete, non vi vedo tutti...non come quei quattro gatti del Pd domani a Roma".

Sfida sui numeri a parte, anche Luigi Di Maio ha avuto parole di fastidio per l'iniziativa: "Andare contro la prima manovra che istituisce il reddito di cittadinanza, abbassa le tasse alle partite Iva e supera la Fornero non credo sia una grande furbata. A meno che non ci si voglia estinguere", ha detto.
Ieri tutti i dem di primo piano hanno rilanciato la manifestazione di piazza del Popolo: da Nicola Zingaretti a Graziano Delrio, da Carlo Calenda, a Paolo Gentiloni, ad Andrea Marcucci. La battaglia per il Congresso, per qualche ora, sembra finire in secondo piano.

Gli organizzatori parlano di 200 pullman e sei treni già prenotati. Da Milano, per esempio - dove peraltro ci sarà un'altra manifestazione dell'opposizione - partirà un convoglio speciale: otto carrozze, 500 posti circa, con vagoni a tema con zona relax, karaoke e torneo di carte. Dal Veneto un altro treno porterà a Roma 480 sostenitori. Resta da capire quale sarà l'adesione nella capitale. La scaletta è pronta. Sul palco esponenti della società civile, operai, disoccupati, sindaci che protestano contro il taglio dei fondi destinati alle periferie.

Ad aprire la manifestazione il presidente del municipio val Polcevera di Genova, Federico Romeo, che guiderà la delegazione genovese contro il "decreto del nulla" del governo dopo il crollo del ponte Morandi. Poi, una testimonianza dei Giovani democratici per spiegare le iniziative sui territori; un insegnante sui problemi della scuola; una mamma per affrontare il tema vaccini; e ancora, le associazioni antimafia, i lavoratori dell'Ilva. In chiusura l'intervento del segretario Martina.

Fin dal mattino, i volontari distribuiranno bandiere del Pd, dell'Italia e dell'Europa. Staino, autore della locandina della manifestazione, disegnerà una serie di vignette. In piazza del Popolo, inoltre, partirà il progetto "Pd in ascolto" con la distribuzione di un questionario sull'Italia. Chi arriva con i pullman, avrà modo di riempirlo già durante il viaggio. Il materiale raccolto sarà rielaborato e discusso nel Forum nazionale di fine ottobre a Milano. Ma i prossimi mesi del partito dipenderanno, almeno in parte, anche dalla riuscita della manifestazione di oggi.
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