Politica

Verona, la Lega difende la mozione: "L'aborto è un delitto abominevole". Il Pd: "Capogruppo si dimetta"

Non si abbassano le polemiche sulla decisione del consiglio comunale della città scaligera. I consiglieri comunali del Pd chiedono le dimissioni di Carla Padovani. Civati: "Un attacco ai diritti delle donne"

2 minuti di lettura
VERONA - Quaranta anni di diritti cancellati da una mozione. Ma per la Lega di Matteo Salvini si tratta addirittura di un modello da diffondere in tutte le città. La mozione anti-aborto approvata dal consiglio comunale di Verona - e votata anche dalla capogruppo dem al comune Carla Padovani - suscita ancora polemiche. E se i consiglieri comunali del Pd chiedono le dimissioni di Padovani, dai leghisti arriva la difesa d'ufficio di una mozione che riporta il paese indietro di 40 anni: "Dopo aver letto la delibera posso dire che non capisco davvero perchè indignarsi se il comune scaligero, nel pieno rispetto della legge, decide di aiutare le donne in difficoltà a proseguire la gravidanza". Così il senatore leghista, Simone Pillon. "A norma di legge dovrebbero farlo tutti i Comuni. Sbaglio? A me pare chiaro l'articolo 1 della 194/1978 in cui si sancisce che 'lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternita' tutela la vita umana dal suo iniziò".


Zelger, Lega: "L'aborto è un delitto abominevole". E "gli omosessuali sono una sciagura".  "L'aborto non è un diritto, è un abominevole delitto. Il mio esempio è la Russia di Putin, dove gli aborti sono scesi da quattro milioni l'anno a due con sussidi alla maternità". Lo ha detto a 'la Zanzara', su Radio 24, Alberto Zelger, consigliere comunale della Lega Nord a Verona, promotore della mozione anti-abortista approvata anche con il voto favorevole della capogruppo del Pd. "Fosse per me - aggiunge Zelger - la legge sull'aborto, la 194, non dovrebbe esistere. Sono contrario all'aborto, del tutto in linea con la posizione del ministro Fontana. Significa uccidere un bambino nella pancia della mamma".

Verona, il leghista della mozione anti-aborto: "Senza bimbi italiani saremo invasi dagli islamici"


Non contento, Zelger ha anche espresso la sua opinione contro gli omosessuali: "I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie. Il sesso omosex fa male alla salute, fa venire malattie di tutti i tipi, è un disturbo della personalità".

Al consigliere leghista risponde Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. "Le dichiarazioni di Zelger oltre che false sono offensive e discriminatorie - dichiara- valuteremo azioni legali. Ogni giorno abbiamo oltre 50 casi di omofobia in Italia, come testimoniato dal nostro servizio di Gay Help Line 800713713, dove sulla base degli stessi principi di Zelger, ci sono genitori che puniscono i propri figli solo perché lesbiche, gay o trans, studenti che vengono bullizzati, lavoratori licenziati, coppie aggredite come ieri a Pisa".

La reazione dei dem. I consiglieri comunali del Partito Democratico di Verona sfiduciano la capogruppo Carla Padovani e ne chiedono le dimissioni e l'espulsione dal partito per il suo appoggio all'approvazione della mozione antiabortista sostenuta dalla Lega e dal sindaco di Verona. Secondo Elisa La Paglia, Stefano Vallani, Federico Benini "la posizione di adesione alla mozione espressa dalla capogruppo è inaccettabile. Crediamo che la consigliera Padovani non sia più compatibile con il ruolo di capogruppo, pertanto ne chiediamo formalmente le dimissioni".

Verona, le donne del Pd a difesa della legge 194: "Padovani non è più nostra capogruppo"

E arriva anche una lettera alla Commissione Garanzia del PD Veneto, al segretario del Pd Maurizio Martina e al Collegio dei garanti per chiedere l'espulsione dal partito della capogruppo dem di Verona. i firmatari sono alcuni militanti della sezione Pd di Tor Bella Monaca di Roma insieme al responsabile organizzazione del Pd di Padova, Gianluca Gaudenzio.

Mozione antiabortista a Verona, Giannini: ''Fermare i profeti del nuovo Medioevo''


Gli attacchi della sinistra. E non mancano gli attacchi delle opposizioni.  "Verona è il laboratorio dei legami tra Salvini e la destra più estrema (anche più di lui), del suo vice ultraconservatore (ora ministro), dell'attacco ai diritti e alle donne". Così Pippo Civati, fondatore di Possibile, commentando il voto della mozione contro l'aborto. "Se la sinistra vuole 'ripartire' - aggiunge Civati - riparta da lì. Dai diritti delle donne. Evitando di votare le mozioni di destra e ultraconseratrici, se possibile".

Le associazioni. Interviene anche l'Associazione Luca Coscioni. "Forse chi ha votato la mozione non sa che in Italia la legge prevede che la donna al parto può dichiarare di non essere nominata. Il bambino in quel caso viene dato in adozione". Lo rileva Filomena Gallo segretario dell'associazione in relazione alla mozione leghista antiabortista passata a Verona.





 
I commenti dei lettori