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Pd, Boccia: "Mi candido alla segreteria, basta partito dei selfie". Spunta l'outsider Corallo

Francesco Boccia  (ansa)
Il deputato vicino a Emiliano annuncia la volontà di correre per la guida del partito. E scende in campo anche un giovane di 30 anni. Zingaretti: "Il partito delle correnti e dei capi ha fallito"
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ROMA - Il Pd, "con qualche selfie di troppo, è riuscito a passare per il partito che era vicino ai potenti, alle banche, agli industriali, alle grandi organizzazioni": lo annunciato su Facebook Francesco Boccia, in un video girato al mercato di Bisceglie in cui ha ribadito la volontà di correre per la segreteria e ha aperto al dialogo con M5s. "Un hashtag da lanciare è #aporteaperte - dice ai commercianti - dobbiamo dire a tutti di tornare nel Pd".

Pd, l’annuncio a sorpresa di Francesco Boccia: ''Mi candido alla segreteria''


"Non è uno scandalo dialogare su alcune misure", spiega poi in una successiva intervista al Corriere della Sera, "il Pd deve avere l'umiltà di dire 'tornate a casa' ai tanti elettori che si sentivano traditi e hanno votato per loro. Al Sud è stato un plebiscito. Ma adesso che i 5 Stelle al governo si sono messi nelle mani della destra di Salvini, la protezione e il futuro sono a rischio".

Boccia ha indicato nel Sud la priorità assoluta: "Io non sarò un nuovo segretario, sarò al limite un segretario nuovo. Non sono il candidato di nessuno". A Michele Emiliano "mi lega un rapporto fraterno, è stato molto coraggioso perchè ha capito per tempo lo scollamento tra il popolo e le èlites".

"Io sono nato e cresciuto con le primarie, le ho fatte sette volte. Alcune sono andate molto bene, altre male - aggiunge - Ma il Pd è il partito delle primarie e vanno mantenute. Ovviamente funzionano quando la gente a votare ci va".

Alla candidatura di Boccia se ne aggiunge un'altra, quella di un membro dei giovani democratici che sfidano i 'big' e presentano Dario Corallo: 30 anni, laureato in filosofia, membro della segreteria nazionale dei giovani democratici dal 2016 con la delega alla comunicazione, iscritto al partito democratico fin dalla sua fondazione alla sezione del Laurentino 38, nella periferia di Roma, correrà per la segreteria.

"Quanto state per leggere qui sotto potrà sembrarvi uno scherzo, ma non lo è. Ve la faccio estremamente breve e arrivo subito al punto: mi candido alle primarie del Pd", scrive Corallo in una nota che contiene anche una foto.


"L'ho scattata ieri alla marcia della pace. E benché io oggi non riesca a camminare dal dolore alle gambe, sono contento. Sono contento perché ho rivisto quello che naturalmente dovrebbe essere il nostro popolo, quello fatto di tante persone che sono mosse dal solo desiderio di cambiare un pezzetto di mondo. Quello che vedete - aggiunge - è lo stesso popolo che negli anni i nostri dirigenti ci hanno detto che avremmo dovuto odiare, quello fatto di persone che militano in altri partiti o in associazioni che hanno avuto da ridire su alcune cose fatte dal pd e che, invece che essere ascoltate, sono state insultate".
 
Secondo Corallo "è inutile che i nostri dirigenti si facciano due dei 25km di marcia giusto il tempo di farsi la foto giusta, poi fatta girare ad arte. È inutile se poi, quando governi, vai in direzione opposta e contraria. È inutile se poi, quando perdi, dici che quel popolo non ha capito. È inutile perchè quel popolo lì non vi crede più. E sinceramente a non credervi siamo in tanti".

Pd, l’annuncio a sorpresa di Francesco Boccia: ''Mi candido alla segreteria''

Contro le correnti si scaglia intanto Nicola Zingaretti, primo a scendere in campo per la segreteria dem: "Il rischio c'è ma se guardiamo solo
i rischi si rimane fermi. I problemi vanno visti per superarli con una chiarezza di obiettivi", ha detto il governatore del Lazio rispondendo a chi gli ha chiesto se le primarie del Pd possano trasformarsi in primarie di corrente. "Credo che il partito delle correnti, dei gruppi e dei capi sia fallito clamorosamente - ha proseguito Zingaretti - lo vediamo tutti i giorni e quindi anche su questo bisogna produrre una discontinuità netta".




 
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