Politica

Salvini, a Lione gelo con il premier francese. E sulla manovra esclude dietrofront per lo spread

Il ministro dell'Interno Salvini con il premier francese Philippe (lapresse)
Il capo del governo di Parigi sull'incontro con il leader della Lega dice: "Non scelgo i miei interlocutori. E non uso le sue stesse parole". Il vicepremier italiano costretto ad affrontare il tema mercati. Ma non vuole sentir parlare di piani B
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Matteo Salvini arriva al vertice dei ministri dell'Interno dell'Unione e trova ad attenderlo il premier francese Edouard Philippe, nel cortile della prefettura. I due si stringono la mano e posano per i fotografi. Ma il gelo con il governo di Parigi è tangibile. Lo provano le parole pronunciate poco prima proprio da Philippe, che sostituisce il ministro dell'Interno dimissionario: "Oggi accolgo responsabili politici. Anche io, in quanto responsabile politico, non scelgo i miei interlocutori", dice ai giornalisti che gli chiedono se sarà facile dialogare con il ministro Salvini.

 Detto questo, ha continuato Philippe, "non nascondo che io non uso certe parole, non ho lo stesso vocabolario. Ma questo non ci impedirà, questa sera, di avere uno scambio franco e diretto". D'altra parte erano passate solo poche ore dall'ultimo attacco di Salvini al presidente francese Macron e allo scrittore Roberto Saviano

Tema del vertice è l'immigrazione ed è assente un altro recente avversario di Salvini, il ministro dell'Interno tedesco Seehofer. Salvini e Berlino hanno duellato, nelle ultime ore, sul tema dei migranti secondari che la Germania vorrebbe far tornare in Italia, Paese di primo approdo.

Ma Salvini è inseguito anche dal problema dello spread che ha superato quota 300 e dei mercati in fibrillazione per la manovra italiana. E ostenta sicurezza. Per il leader della Lega non esistono piani B o marce indietro, bisogna insistere sulle misure previste per creare lavoro e ricchezza. E assicura ai suoi che gli investitori sentiti hanno solo una preoccupazione: che il governo salti e si vada a elezioni anticipate. Avanti tutta, dunque. Ma ogni giorno vissuto sulle montagne russe dei mercati rende più inquieta la squadra gialloverde.
 
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