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Di Maio passa all'incasso al Circo Massimo: "Ha vinto l'onestà. Voglio la vostra felicità"

(agf)
Il vicepremier al Circo Massimo per la quinta festa nazionale dei grillini. La prima dopo la nascita del governo gialloverde. "Siamo al governo, ma riusciamo ancora a riempire le piazze"
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ROMA. "Il nostro obiettivo è di rendervi felici". Luigi Di Maio, reduce dalla battaglia pomeridiana sul condono fiscale a Palazzo Chigi, arriva sul palco del Circo Massimo acclamato dai militanti. Trentamila secondo gli organizzatori. Con l'obietitvo di arrivare a 50mila in serata. Arriva per passare all'incasso della presunta vittoria del Movimento nello scontro con la Lega sul condono. 

L'arrivo del vice premier è uno dei momento clou della quinta edizione della festa del Movimento 5 Stelle, la prima al governo del Paese. Di nuovo al Circo Massimo, tra stand coi gadget, "baretti", aree bimbi, palchi minori e quello principale, migliaia di attivisti e simpatizzanti arrivati da tutta Italia già dalle 11.

Ma è soprattutto l'occasione per il Movimento di auto-rappresentarsi e celebrarsi: l'epopea delle cinque stelle, dal 2005 ad oggi, è lunga tre grandi cartelloni con la cronistoria delle proprie battaglie e dei propri successi.

Un motivo conduttore a cui Di Maio non sfugge, Anzi.  "Non ci sarà bisogno della propaganda, parleranno i fatti",  - dice alla folla. -  Al di là degli indici di disoccupazione  forse comincerete a sorridere un po' di piu. Il nostro obiettivo è rendervi più felici. Dopo 10 anni di lavori di tutti i gruppi e di tutti i meetup siamo arrivati qui. Siate orgogliosi". 

Quello che si è appena consumato a Palazzo Chigi non può non essere esibito davanti alla folla plaudente. "Negli ultimi giorni mi avete visto un po' arrabbiato. - dice Di Maio. - Non volevo combattere contro qualcuno, ma tenere alto un principio che gridavamo nelle piazze: l'onestà". Un invito alla folla che subito si scatena nel vecchio grido di battaglia del Movimento: Onestà, Onestà". 
 
L'impronta del marketing sul raduno è evidente: vengono distribuiti i volantini che spiegano la "manovra del popolo", le cose "già fatte" previste dal contratto di governo (siglato con chi? Non si sa, dell'alleanza con la Lega non c'è alcuna traccia), i portavoce (cioè gli eletti a vari livelli) hanno tutti una maglietta gialla con solo il nome di battesimo sulle spalle, non si vendono bottiglie di plastica ma solo bicchieri riutilizzabili con il logo del M5S, a tre euro l'uno.

Sembra però scorrere un'ansia, qualcosa di antico che attanaglia i partiti che governano. Lo hanno detto Berlusconi e Renzi che non si riusciva a comunicare l'attiviità di governo. E'  La paura di non essere capiti, di non riuscire a fare conoscere i risultati raqggiunti. attanaglia anche i grillini.

Ecco allora ancora Di Maio rilanciare le "buone notizie". "Non voglio enfatizzare nulla - dice -  ma tra due mesi nelle case degli italiani cominceranno ad arrivare notizie. Con quota 100 andranno in pensione 500mila persone e si libereranno 500mila posti. O i centri di impiego saranno ristrutturati". 

Dal tendone dello stand centrale, quello con la cronistoria del Movimento, scendono i cartelli con le massime di Gianroberto Casaleggio, Beppe Grillo e Luigi Di Maio: sulla rete e la democrazia diretta, la solidarietà e l'impegno dei cittadini per la collettività, sull'ambiente, sulla lotta alla precarietà.

Ma la piazza resta la piazza e Di Maio gongola: "Stiamo al governo e ancora riempiamo le piazze. Continuiamo a inondare le istituzioni di brava gente", dice. E stuzzica l'appetito e le voglie dei militanti: "Molti di voi che oggi sono qui alla prossima Italia 5 Stelle potrebbero essere nuovi sindaci o europarlamentari". 

Anche Alessandro Di Battista è intervenuto però in collegamento skype. Che parla della polemica con la Lega sul 'dl manipolato': "I panni sporchi si lavano in famiglia? Fino a un certo punto. Perché io voglio essere informato delle cose che accadono o non accadono", quindi "è giusta la battaglia condotta da Luigi Di Maio in queste ore, perché ha dimostrato da che parte sta, dalla parte dei cittadini". 'Dibba' promuove la manovra ("è un'ottima legge, garantisce diritti sociali a persone che ne erano state private") e attacca su banche e Autostrade: "La battaglia contro il capitalismo e la bancocrazia è la prima cosa da fare. Autostrade va nazionalizzata, i Benetton vanno estromessi da ogni cosa, quindi insistiamo su questo punto" ha concluso.

Uno dopo l'altro parlano, tra gli altri, i ministri Giulia Grillo, Sergio Costa, Riccardo Fraccaro, Danilo Toninelli e il presidente della Camera Roberto Fico. Tutti a parlare dei successi del Movimento. Fossero anche solo emendamenti, mozioni, istituzioni di commissioni. Ma la comunicazione, qui, è sostanza.

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