Politica

M5S, il richiamo all'ordine di Di Maio: "Siamo sotto attacco, chi si sfila dovrà renderne conto"

Luigi Di Maio (ansa)
Il vicepremier cerca di bloccare il dissenso interno: "Dobbiamo essere compatti come una testuggine romana. Qualcuno sta dando segnali di cedimento, ma non possiamo permettercelo". La senatrice Fattori, vicina a Fico, punta il dito contro il Movimento
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"Siamo sotto attacco" ma dobbiamo rimanere "compatti come una testuggine romana" per il bene del governo e dell'Italia. E un vero e proprio richiamo all'ordine quello che Luigi Di Maio lancia dal blog delle Stelle agli eletti del Movimento e agli attivisti. Un appello al serrare le fila che punta a bloccare il dissenso interno apertosi su tanti fronti, dal Tap al decreto sicurezza fino al condono. E avverte: "Qualcuno sta dando segni di cedimento", ma "non possiamo permetterceli", e "chi si sfila si prende questa responsabilità dinanzi ai cittadini e di questo dovrà renderne conto".

L'attacco delle èlite

È in corso un "attacco sconsiderato" mosso da "nostri concittadini capi di partito, direttori di giornali e burocrati, non sono solo contro il governo e contro il MoVimento 5 Stelle, ma contro tutta l'Italia", continua il leader pentastellato. "Anzichè stare dalla parte del popolo che rialza la testa, hanno deciso - continua - di stare dalla parte delle èlite che hanno distrutto il nostro sistema sociale e che si avviano verso il declino".

"Questi attacchi non mi fanno paura e non devono fare paura neppure a voi. Ho la profonda convinzione di essere dalla parte del giusto perchè stiamo rispettando gli impegni presi con voi", aggiunge."Ho la coscienza a posto e so che seguendo quello che mi dice non possiamo sbagliare. Siamo seduti dalla parte giusta della Storia e se avanzeremo insieme compatti anche la vittoria di questa battaglia sarà nostra", conclude.

Le critiche della senatrice Fattori

A dimostrazione che il dissenso interno esiste davvero, spuntano le pesanti critiche al Movimento della senatrice pentastellata Elena Fattori, vicina a Roberto Fico, sul blog che gestisce sulla pagina dell'Huffington Post. Fattori punta il dito contro quanto fatto dal M5s negli ultimi mesi, adoperando la metafora della "rana bollita", usata da Alessandro Di Battista nei suoi comizi. In sintesi, è l'accusa della Fattori, il Movimento sta accettando tutto ("diremo sì alla Tap, si all'Ilva, valuteremo costi/benefici per decidere sulla Tav e anche sul Ceta ci ragioneremo. Faremo un condono fiscale e uno edilizio. Ed eleggeremo come presidente del Senato una berlusconiana doc" si legge nel post) in nome dell'alleanza di governo, proprio come la rana in un pentolone di acqua fredda, che si scalda lentamente sul fuoco, si abitua poco a poco alla temperatura più calda fino a rimanere bollita. "Facciamo cose da rincorrerci con i forconi", conclude. Rispondendo poi ad alcuni commenti degli utenti sulla sua pagina Facebook, la senatrice chiarisce: "Ma io non ho nessuna intenzione di andarmene. Se sarò espulsa per eccesso di coerenza, farò ricorso".

Conte rimanda la partenza per l'India

Slitta, intanto, a questa sera la partenza del premier Giuseppe Conte per New Delhi. A quanto si apprende, il presidente del Consiglio arriverà in India, dove era previsto un incontro con gli imprenditori, domani mattina e non questa sera. Il premier, si sottolinea, presenzierà oggi una serie di riunioni su vari dossier, a cominciare dalla manovra. L'agenda di Conte a New Delhi nella giornata di domani è confermata. Il premier avrà un faccia a faccia con il suo omologo indiano Narendra Modi e interverrà all'India-Italy Technology Summit, al Taj Palace Hotel.


 
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