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Maltempo, Conte: "Un miliardo contro il dissesto". Salvini: "Colpa dell'ambientalismo da salotto". Pd: "Ha fatto condono, taccia"

Casteldaccia, in provincia di Palermo (lapresse)
Il premier in Sicilia: "La prossima settimana cdm per lo stato d'emergenza in più regioni. Le vite umane vengono prima dei vincoli ambientali". Mattarella: "Solidarietà concreta". Fico: "Serve giustizia". Casellati: "Ora norme sulla ricostruzione". Il ministro dell'Interno: "Pronti 250 milioni". Ma apre una polemica
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L'ennesima tragedia provocata dal maltempo, ma anche dal dissesto idrogeologico, infiamma lo scontro politico. Si torna a parlare di cura del territorio. Troppo tardi, forse. Troppo poco. Con Salvini che sceglie di prendersela con "l'ambientalismo da salotto". E il premier Conte che dice: "La tutela delle vite umane viene prima dei vincoli ambientali". Il Pd replica: "Taccia chi ha fatto il condono". E intanto c'è l'emergenza da gestire.


Conte: "Un miliardo per dissesto idrogeologico"

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è partito in mattinata per la Sicilia. Prima il sorvolo delle zone colpite per rendersi conto dell'entità dei danni. Subito dopo una riunione in Prefettura con le forze impegnate nei soccorsi e l'incontro con i familiari delle vittime. "Mi accingo a convocare il Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza in più regioni", ha detto in conferenza stampa. Ha annunciato:  "Per il dissesto idrogeologico abbiamo messo a disposizione del ministro per l'Ambiente un miliardo per interventi di sicurezza del territorio. Poi ulteriori 50 milioni per le autorità di bacino per regolare i flussi d'acqua". Ma il premier ha parlato di vincoli ambientali contrapponendoli alla tutela delle vite umane: "Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d'acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero: dobbiamo avere la consapevolezza che tutti i beni sono costituzionalmente tutelati, ma dobbiamo avere la capacità di riorientare la legislazione guardando agli interessi in gioco: al primo posto c'è la tutela primaria della vita umana". Un discorso che il ministro dell'Interno Salvini fa in modo ancora più tranchant.


Salvini: "Colpa dell'ambientalismo da salotto"

Matteo Salvini - dopo le polemiche per il tweet con foto sorridente in mattinata - parla dal Bellunese. È con il governatore Zaia, a visitare le zone colpite dal maltempo dei giorni scorsi. E qui annuncia che il governo chiederà l'attivazione del Fondo europeo di solidarietà. Ma soprattutto se la prende con il cosiddetto "ambientalismo da solotto". Per Salvini quello che sta accadendo non è frutto della scarsa attenzione all'ambiente, di condoni e abusi, ma "di troppi anni di incuria e malinteso ambientalismo da salotto che non ti fanno toccare l'albero nell'alveo". E aggiunge: "Ecco che l'alberello ti presenta il conto". Poi, sul fronte degli interventi per l'emergenza, annuncia: "Stiamo cercando i soldi in cassetti e cassettini, 250 milioni di euro sono già pronti per tutte le comunità colpite, da Nord a Sud, e continueremo a cercare altri fondi. E ci sarà lo stop al pagamento delle tasse per le popolazioni colpite". Infine attacca l'Ue: "Spero che da Bruxelles non arrivino altre letterine che dicono che spendiamo troppo. Perchè visto quello che è accaduto a Belluno e a Palermo, per quanto mi riguarda letterine di questo tipo finiranno in archivio".
 

Pd: "Taccia chi ha fatto il condono"

La replica più dura alle parole di Salvini arriva dal segretario uscente del Partito democratico, Maurizio Martina: "Chi ha votato pochi giorni fa l'ultimo scandaloso condono edilizio anziché parlare di "ambientalismo da salotto" dovrebbe tacere. Davanti all'emergenza si lavori per aiutare chi è colpito e basta". E Angelo Bonelli, dei Verdi: "Mai tanta ignoranza cinica era andata al potere. Salvini omette di parlare della drammaticità rappresentata dalla folle cementificazione che ha portato a costruire ovunque dalle sponde dei fiumi. Salvini e la sua Lega sono responsabili della cementificazione del nord che ha portato la Lombardia e il Veneto ad essere le regioni con il più alto consumo di suolo d'Italia". E Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana: "Fanno condoni su condoni e poi la colpa è degli alberi. Questi rischiano di far sembrare perfino Trump un sincero ambientalista". Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio - al lavoro sulla tragedia di Casteldaccia - già avverte: "Dobbiamo vedere l'origine del villino, dove una famiglia è stata sterminata dalla furia dell'acqua, perchè c'è un vincolo che non consente di costruire vicino al fiume". Un atto d'accusa rilanciato dal sindaco: "Sul letto del fiume ci sono tutte case abusive. Avevamo denunciato i rischi".
 

Mattarella: "Solidarietà concreta alle zone colpite"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ringrazia chi è impegnato sul campo concretamente. "In queste ore tanti nostri militari,
che ringrazio particolarmente, sono impegnati con tanti volontari nel soccorso ai territori che sono stati investiti da un'ondata di maltempo con drammatiche conseguenze di lutti e devastazioni. Ai familiari delle vittime va tutta la vicinanza dell'Italia e alle zone colpite la solidarietà piena e concreta".

Il presidente della Camera, Roberto Fico, da sempre attento ai temi ambientali, fa già un passo avanti. Parla di tragedia "inaccettabile". Chiede che venga il momento della "giustizia".

Dura anche la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati: "È tempo di dire basta all'emergenza. Non si può più parlare di emergenza di fronte al ripetersi di questi fenomeni", ha detto. "Ormai siamo in una situazione di pericolo costante", ha detto Casellati, "serve una normativa della ricostruzione che sia uguale alla normativa dell'emergenza".


Lezzi: "Non diamo colpa a chi c'era prima"

La ministra per il Sud, Barbara Lezzi dei Cinquestelle, invoca un fronte nazionale: "Credo si debba andare oltre la retorica di chi dice 'è colpa di quelli che c'erano prima di noi'. Non si possono più sostenere queste spese per andare incontro alle emergenze. È inutile farsi la guerra. Ci vuole un fronte nazionale".

Il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, dice che "l'Ue è pronta ad aiutare le popolazioni colpite". Già ieri aveva sollecitato Palazzo Chigi ad attivare il fondo di solidarietà Ue per i danni.


 
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