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Berlusconi: "Presto possibile un governo di centrodestra con la Lega". Incontro tra il leader di Fi e Mattarella

Silvio Berlusconi (ansa)
Il Cavaliere sempre più fiducioso in una caduta del governo gialloverde, dopo lo stop dell'anticorruzione in aula. E invita i suoi a puntare tutto sul Senato
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Sarà per gli scricchiolii interni alla maggioranza. O per i venti di crisi sui mercati finanziari. Certo che è Silvio Berlusconi non nasconde più il suo ottimismo sulla caduta del governo. Una decina di giorni fa ha avuto un colloquio al Colle con Sergio Mattarella. Dal Quirinale confermano l'incontro ma precisano che non si è parlato di scenari futuri di governo o di legislatura. Il Cavaliere ha espresso le sue preoccupazioni sui conti pubblici e la sua analisi in vista delle elezioni europee.


Di sicuro Berlusconi però è ormai convinto che i tempi siano quasi maturi per la fine dell'esecutivo. E scommette su un nuovo governo di centrodestra, perché non crede alle elezioni anticipate, ricordando come i capi dello Stato siano sempre propensi a garantire la regolare durata della legislatura senza traumatiche interruzioni.

Il leader di Forza Italia confida che Salvini prima o poi vorrà liberarsi dell'alleanza con i 5Stelle. Ieri d'altra parte ci sono stati segnali di pace - o qualcosa di più - tra Salvini e Tajani, vicepresidente di Forza Italia. "Abbiamo governato insieme tanti anni, spero che con Tajani torneremo a lavorare insieme per altrettanti anni, gli mando un abbraccio", ha detto Salvini. L'apertura al vicepresidente forzista sarebbe frutto di una strategia precisa del leader della Lega che peraltro ha così individuato l'interlocutore nel mondo berlusconiano. Il Cavaliere - che sta studiando un restyling del simbolo, con un riferimento al Ppe - è convinto che i problemi nella maggioranza cresceranno e ai suoi ha fatto sapere di voler puntare tutto sul Senato, dove il margine di voti della maggioranza è più ristretto. Conta sull'insofferenza dei senatori leghisti del Nord, e in particolare quelli veneti, rispetto al reddito di cittadinanza. E sul malessere di alcuni senatori penstastellati.

Già oggi alla Camera il governo è andato sotto sul disegno di legge anticorruzione. Berlusconi spera che i problemi si ripropongano, aumentati, a Palazzo Madama.
 
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