Politica

Violenza sulle donne, Annibali e Boldrini al governo: "Finora solo tagli, al fondo per le vittime servono soldi"

Le due parlamentari, autrici di una mozione contro le violenze votata a Montecitorio, parlano di segnali preoccupanti in arrivo dalla maggioranza. Dalla ex presidente della Camera anche una proposta di legge contro il revenge porn e per prolungare i tempi a disposizione delle donne per sporgere denuncia
2 minuti di lettura
Una mozione per impegnare il governo a difendere il lavoro fatto nella scorsa legislatura, da Parlamento e governi, per combattere e prevenire la violenza sulle donne. L'hanno presentata Lucia Annibali e Laura Boldrini per impegnare la maggioranza gialloverde a non retrocedere su una emergenza che non sembra rientrare e che continua ad avere numeri agghiaccianti.

La mozione ha avuto il via libera a Montecitorio ma le due parlamentari parlano comunque di segnali preoccupanti in arrivo dalla maggioranza: mettono sotto accusa la legge Pillon, le mozioni contro la 194, i tagli "lineari" a iniziative e tutele per le vittime messe in campo dai governi Letta, Renzi e Gentiloni negli ultimi anni per contrastare la violenza sulle donne. Tanti i casi che non fanno presagire nulla di buono dal governo del cambiamento sul fronte del contrasto alla violenza contro le donne, dicono. Il rischio che si possa assistere a un vero e proprio passo indietro c'è  tutto.

L'INTERATTIVO

"In questi ultimi anni si è andati a incrementare le risorse per combattere il fenomeno, con questo governo invece non possiamo che registrare dei tagli: ne sono previsti sulla lotta antitratta, al fondo per le vittime e anche a quello sui minori, vittime dei femminicidi. Per questo presenteramo degli emendamenti alla legge di Stabilità per impegnare il governo a trovare i fondi necessari perché senza risorse combattere la violenza sulle donne non è possibile", spiega Lucia Annibali, l'avvocata di Pesaro, sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato nel 2013, ora parlamentare democratica.



La mozione chiede di raggiungere la piena applicazione della convezione di Istanbul e di invertire la rotta intrapresa dal governo, adottando iniziative atte a eliminare i tagli e anzi incrementando le risorse destinate al fondo per le Pari Opportunità, al Fondo per le vittime di reati intenzionali violenti, al Fondo antitratta e in generale a tutte le politiche per la promozione della parità di genere e per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza contro le donne.


"In questi ultimi tempi mi sembra ci sia un'attenzione a intermittenza rispetto a questa tragedia. Il piano 2017 prevedeva una strategia complessiva e anche precise modalità di attuazione del piano", spiega ancora Annibali che ringrazia Laura Boldrini per aver deciso di firmare la mozione presentata da tutto il Pd. "Questo governo ci sta facendo tornare indietro di anni. A partire dalla sua composizione: ha appena il 17% di donne, contro Madrid che conta sul 65% di donne e Parigi  che ne ha il 58%. A Kabul le donne sono il 9%, poco meno che a Roma: questo è un governo talebano", dice l'ex presidente della Camera.

Boldrini ricorda che già nel contratto di governo sulle donne non c'è nulla e denuncia i tagli previsti nella legge di Bilancio alla lotta alla violenza di genere. Boldrini  mette sul banco degli imputati le mozioni contro la 194 presentate in vari comuni, primo tra tutti Verona, e  il disegno di legge Pillon che propone "un'idea oscurantista del matrimonio e addirittura, contro quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul, prevede che la donna vittima di violenza debba mediare con chi l'ha massacrata di botte".

"Questa legge non si può emendare va solo ritirata, dove sono le donne dei cinquestelle? Sono d'accordo? E quelle della Lega? Verranno a manifestare con noi?", si chiede l'ex presidente della Camera. Boldrini oltre a condividere la battaglia di Lucia Annibali sta lavorando a presentare due proposte di legge. La prima è per allungare i tempi per presentare denuncia da parte delle donne. "Oggi una vittima ha solo sei mesi di tempo per farlo, una cosa assurda, un regaalo agli stupratori. La seconda è sulla rete, non possiamo dimenticare che oggi gran parte delle violenze sulle donne si concentrano in rete: da anni combatto questa battaglia anche nei tribunali", dice l'ex presidente della Camera condannando Salvini che ha postato la foto di alunne minorenni "facendole bullizzare dalla rete". Boldrini presenterà inoltre una legge contro il revenge porn. "Oggi vendicarsi dell'ex fidanzata pubblicando foto su internet non è reato specifico", denuncia.
I commenti dei lettori