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M5S, Di Battista con i gilet gialli: "Lotta sacrosanta, il Movimento dia il massimo supporto"

Dopo Grillo, anche l'ex deputato con un post su Facebook sposa la protesta francese. Poi chiede di recuperare "i miliardi di euro che la Chiesa deve allo Stato". Infine, invita a ignorare i sondaggi

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Il Movimento Cinque Stelle sposa i gilet gialli. O almeno lo fanno Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. L'ex deputato interviene ancora dal Centro America. Lo fa con un post su Facebook in cui sembra voler spronare il Movimento. "Le richieste dei Gilet gialli - scrive - sono sacrosante, così come sacrosanta è la loro battaglia contro questa stramaledettissima globalizzazione e credo che il Movimento 5 Stelle debba dare il massimo supporto a questo movimento di cittadini francesi che chiede diritti, salari giusti, la fine dell'impero delle privatizzazioni e il controllo della finanza da parte degli Stati".


Insomma, non solo un giudizio positivo sul movimento di protesta francese, ma anche un invito all'azione, al sostegno concreto ai gilet francesi. D'altra parte Beppe Grillo, in un'intervista al Fatto quotidiano, aveva pronunciato un elogio dei Gilet transalpini, spingendosi a dire: "Vogliamo le stesse cose, non parlano solo di tasse, vogliono il reddito di cittadinanza, pensioni più alte. Tutti temi che abbiamo lanciato noi, ma sui giornali finiscono per aver contestato le tasse sulla benzina, cioè l'unica cosa giusta che ha fatto Macron". Ben più prudente sui Gilet transalpini è stato invece nelle ultime ore  Matteo Salvini: "Io dico no a qualsiasi genere di violenza, nel senso che quando prendi in mano una bottiglia incendiaria e la scagli contro un poliziotto non sei un rivoluzionario ma un cretino".

Di Battista si rallegra anche per la presenza alla manifestazione No Tav di Torino di una delegazione arrivata dalla Francia. Subito dopo rivolge il consueto attacco ai media: "Nel Paese del sottosopra, ovvero il nostro, delle rivendicazioni dei Gilet gialli si parla ben poco. Al contrario il giochetto che gran parte del sistema mediatico (salvo rare eccezioni) ha portato avanti è stato quello di catalogarli in definizioni che nulla hanno a che vedere con la realtà. Sono stati definiti fascisti, lepenisti, populisti di destra ... il gioco è sempre lo stesso, catalogare per dividere! Poi, grazie Dio, è arrivato Mélenchon, persona molto intelligente, il quale, sostenendo la causa del Gilet gialli ha fatto crollare il solito teatrino del pregiudizio al quale i media ci hanno abituato".

L'ex deputato spinge i Cinquestelle alla lotta anche su un altro tema delicato: l'Ici non pagata dalla Chiesa. "Una battaglia sacrosanta da combattere è quella sul recupero di miliardi di euro che la Chiesa deve allo Stato, e lo dico da cattolico praticante!", scrive. Una questione su cui invece il governo sembra voler procede con prudenza.

Infine, un riferimento al momento negativo per i sondaggi. "Il Movimento combatta le battaglie giuste sempre e comunque ricordandosi che i conti si fanno alla fine e che i sondaggi lasciano il tempo che trovano". Sondaggi che ancora, sempre più, premiano Matteo Salvini. Ed Alessandro Di Battista forse si prepara a sfidarlo ancora più da vicino.


 
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